Ho letto un articolo: “Questo bene non è in vendita” sulla mercificazione
imperante nella nostra società, vi riporto alcuni esempi:
Rosie Reid di Bristol, qualche anno fa ha messo in vendita la sua verginità
per pagarsi le tasse universitarie.
Kai Smith nel 2005 ha venduto lo spazio della sua fronte, dove le hanno
tatuato la pubblicità di un casinò on-line, e con il denaro così guadagnato
ha pagato la scuola di suo figlio.
L’utero, il seme, gli ovuli, siamo già abituati a saperli in vendita, a
considerarli merce che si può acquistare, se non in Italia, poco più in là.
Alla fine mi sono chiesta, e lo domando anche a voi:” E io, fino a dove
sarei disposta ad arrivare?”
Sinceramente, non lo so, in una società che giustamente Bauman chiama
“liquida”, cioè assolutamente priva di limiti, una società caratterizzata
“dall’evaporazione del Padre/Legge”, come Lacan ci ha mostrato, una società
dove la strada del Bene e del Male sono una scelta e una responsabilità
unicamente personali, in questo mio e vostro mondo, io a che punto mi trovo
, scelgo e faccio cose perché ci credo e mi corrispondono o perché tutto è
possibile?