Questo non è il Top, oppure sì?

Creato il 22 settembre 2010 da Hito
Guardate queste foto e ditemi se le modelle sono brutte, e fanno sfigurare la fashionissima settimana della moda di Milano.Queste sono le foto della sfilata di oggi di Elena Mirò P/E 2011, che ricordo è stata esclusa dal calendario "ufficiale" perchè il suo target non rispetta il TOP della moda. Personalmente trovo le modelle belle e i capi stupendi. Ho selezionato le foto secondo i miei gusti personali quindi se volete le foto dell'intera sfilata la potete trovare a questo Link:http://www.donnamoderna.com/sfilate/donna-pret-a-porter/primavera-estate-2011/milano/elena-miro/(m)/slide12345678Gli outfit 4&5 e 7&8 sono sicuramente tra i mie preferiti!!! Mi piace un sacco la collezione p/e 2011 della Mirò. Promossa a pieni voti :D E comunque per la cronaca io devo ancora capire dove sono grasse queste modelle. No, spiegatemelo perchè io porto le lenti a contatto e magari non me ne accorgo.Mentre la settimana della moda procede qui a Milano nonostante l'esclusione,come già detto, delle taglie sopra la 44 (che guardacaso è la taglia che va via prima in un negozio perchè la maggior parte delle donne italiane è formosa - qualche stilista per favore si accorga che non siamo svedesi: alte bionde e magre), da Londra arriva la notizia che Photoshop ha le ore contate! O meglio, le modelle che finiscono sulle riviste patinate dovranno essere adornate da un nuovo accessorio: un grazioso bollino che verrà messo se le loro foto verranno modificate con Photoshop per farle sembrare piu' belle (che in questo mondo malato significa MAGRE).

prima e dopo la cura dal dottor Photoshop

L’idea è semplice: le foto con modelle magrissime spingono troppe ragazze a diete spericolate, e rischiose. Eppure molte di quelle immagini sono “false”, perché fotoritoccate. Quindi, per “tranquillizzare” le lettrici, basterebbe mettere sulle foto “manomesse” dei bollini che dicano che sono false. La proposta è stata accolta dall’agguerrita Lynne Featherstone, ministro inglese per le pari opportunità, che ha deciso di mettere intorno allo stesso tavolo pubblicitari, editor fotografici, stylist e nutrizionisti per discutere come regolare la pratica dell’ “airbrushing”, ossia del “ritocchino”. I sottotitoli, si affrettano a precisare dall’entourage di Featherstone, non saranno però in nessun modo imposti ai pubblicitari, che si autoregolamenteranno secondo coscienza. MORALE? alla fine non cambia niente. Se nessuno li obbliga a farlo perchè dovrebbero dichiarare di prendere in giro le lettrici? Che poi guardando bene le foto che si trovano su internet, sono meglio gli originali che dopo il famoso passaggio su Photoshop. E se non lo sono, perlomeno sfogliando le nostre riviste preferite e soffermandoci davanti a una pubblicità o a un servizio di moda, possiamo finalmente riconoscerci in quel filo di cellulite, nella pancetta, o nel poco seno e la smetteremmo di sentirci così tanto imperfette e non all'altezza.

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