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Questo papa a cuba

Da Astonvilla
QUESTO PAPA A CUBAOggi il Papa,questo Papa,arriva a Cuba e come sempre accade quando la nostra isola conquista le prime pagine salta fuori il discorso dei dissidenti e delle liberta' negate.
Noi antichi frequentatori dell'isola sappiamo bene che si sta' parlando del nulla,la dissidenza interna e' risibile,da decenni nessuno lascia l'isola per motivi politici ma semplicemente per trovare migliori condizioni di vita,spesso il soggiorno in terra straniera e' breve,giusto il tempo di rendersi conto che tutto sommato si sta' meglio al sole,con una bucanero in mano e una mulatta accanto.
Oggi piu' che mai,con le opportunita' di guadagno che le nuove riforme stanno permettendo tanta gente ha abbandonato l'idea della salita dal pais per giocarsi al meglio le proprie carte a Cuba.
Ogni tanto salta fuori il discorso di qualche "poeta" dissidente,col massimo rispetto per chi si batte per una causa ricordo sempre che sono poeti e intellettuali a far scoppiare le guerre dove poi muoiono operai e contadini.
Non amo i Papi,men che meno questo che in gioventu' fece parte dell' organizzazione giovanile nazista,in sua difesa ha piu' volte detto che a quei tempi non c'era alternativa.
Cazzate.
L'alternativa c'era,l'alternativa era dire di no al nazismo e al fascismo,battersi,salire in montagna col moschetto per difendere il proprio paese e la propria gente.
Lo hanno fatto in tanti da noi,Partigiani e gente comune che decise di immolare la propria vita per non piegarsi al giogo nazifascista.
Questo invece ha preferito alzare il braccio teso per salvarsi la ghirba.
Per non parlare della vergognosa omerta' che ha innalzato per proteggere togati, (magari se stesso) che si sono macchiati del peccato piu' grande,la pedofilia.
Non amo la chiesa,non amo le chiese ma sono un non credente aperto al bubbio.
Forse in vecchiaia come fanno tanti mi avvicinero' a qualcosa di trascendente ma a tutt'oggi preferisco credere che la vita,la sola vita che ci e' stata data,sia quella che stiamo vivendo.
Non amo la chiesa ma rispetto e apprezzo tanti sacerdoti che fanno fino in fondo il loro dovere.
Apprezzo i preti di trincea,quelli che lottano in terre di mafia,quelli della teologia della Liberazione con il caro ricordo di Mons. Romero,i preti operai,i cappellani militari che mentre i vari papi benedivano le armi che andavano al fronte cercavano di dare una mano come potevano.
Adoro Suor Angela,che dopo 20 anni in Mali ora,ultrasettantenne e' stata spostata in Gabon perche' la' e' tutto da fare....
Coi ragazzi del calcio facciamo qualcosa,lei sa che basta una mail con cio' che serve e noi ci siamo sempre.
Questa e' la chiesa che un Cristo qualunque avrebbe voluto non quella dei palazzi vaticani e del loro sfarzo.
Il Papa a Cuba e' un altra vittoria della Rivoluzione,oggi il culto e' permesso anche se dopo la visita del papa precedente sono cresciuti piu' i riti evangelici che quelli cattolici come riportato dal Corriere.
Cuba attende questo pontefice tributandogli gli onori necessari al caso,ma Cuba non e' il Messico,Cuba e' la dimostrazione che un altra via e' stata possibile,la testimonianza di una battaglia vinta,pur con tutte le difficolta' e gli errori commessi.
Chiudo con le parole di una canzone di Lorenzo che rispecchia in pieno il mio modo di pensare.
"Io credo che a questo mondo esista solo una grande chiesa che parte da CHE GUEVARA e arriva fino a MADRE TERESA
passando da MALCOM X attraverso GANDHI e SAN PATRIGNANO arriva da un prete in periferia che va avanti nonostante il Vaticano"
 
 

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