Ecco l'articolo:
Nel Fatto della Settimana di oggi, voglio fare il punto della situazione e un riassuntino sul Rubygate, visto che il Repubblica.it continua a pubblicare nuove intercettazioni. Ricordo che Berlusconi, nel Processo Ruby, è imputato per concussione e prostituzione minorile. Concussione per aver telefonato alla Questura di Milano, da Parigi, per intimare agli agenti di lasciar libera Ruby, prostituzione minorile per aver usufruito delle prestazioni sessuali della ragazza pagando in denaro.
Figurina Dunga Bunga Berlusconi
La caratteristica principale di questo processo, che a dire il vero è tipica di tutti i processi nei quali è imputato il Nano di Arcore, è che ogni giorno viene fuori qualcosa di nuovo. B. e i suoi legali dicono una cosa e il giorno dopo vengono smentiti dai/dalle testimoni o dalle intercettazioni. Oppure a volte non servono neanche le testimonianze e le intercettazioni stesse: il Caimano riesce spesso a smentirsi da solo. È un caso umano incredibile. Con poche parole riesce sempre a far crollare la versione precedente. Lasciatelo parlare a ruota libera e in un NANOsecondo distrugge tutto quello che insieme ai suoi avvocati ha costruito nel corso di mesi e mesi. Le versioni enunciate dallo Psiconano, dall'inizio dell'indagine ad ora, sono innumerevoli. Vi cito le più essenziali e vi propongo un giochino: trovate le contrapposizioni. 1- “Se avessi saputo che era marocchina e se non fosse stata lei stessa a vantare la parentela con Mubarak è ovvio che mai avrei accennato a tale particolare proprio mentre era in corso l'identificazione da parte della polizia. Nessuna pressione, nessuna richiesta, nessuna volontà di incidere sulle decisioni della polizia (non è da lui voler incidere sulle decisioni dei poteri terzi, ndr). Si è trattato solo di un gesto caritatevole nei confronti di una ragazza che dicevano essere in grande difficoltà” (15 gennaio 2011); 2- “Questa ragazza ha dichiarato agli avvocati e mille volte a tutti i giornali italiani e stranieri che mai e poi mai ha avuto rapporti sessuali con me e che si era presentata, creduta da tutti come risulta da numerosissime testimonianze, come una egiziana ventiquattrenne. Inoltre sia lei sia il suo avvocato hanno radicalmente smentito di aver richiesto o ricevuto offerte di denaro [...] ” (19 gennaio 2011); 3- “ Ruby è una pazza, una visionaria; le sue fantasie non hanno limiti […] Volete sapere l'ultima assurdità? Alle feste di Arcore avrebbe visto anche Belen, la Carfagna e la Gelmini. Tutte e tre nude... È assurdo, vergognoso. […] Ruby è una pazza e un magistrato con un minimo di coscienza e di buona fede l'avrebbe dovuta immediatamente fermare e denunciare per calunnie. Invece... […] Ho chiamato perché ho pensato davvero che fosse la nipote dell'ex presidente egiziano. Ero in buona fede. Pensate che quando l'ho incontrato a Roma gli ho detto: 'Sai conosco...' e lui 'Ah sì, la cantante che vive a Roma...'. Solo lì allora ho capito il terribile equivoco” (26 febbraio 2011); 4- “ Le ho dato dei soldi per evitare che si prostituisse. Le avevo dato la possibilità di entrare in un centro estetico con un'amica, che lei avrebbe potuto realizzare se portava un laser per la depilazioni, per un importo che a me sembrava di 45.000 €. Invece lei ha dichiarato 60.000 € e io ho dato l'incarico di darle questi soldi per sottrarla a qualunque necessità, per non costringerla a fare la prostituta e portarla anzi nella direzione contraria” (12 aprile 2011); 5- “Pensate, mi si accusa di aver costretto o indotto il dirigente della questura ad intervenire sul fermo di questa ragazza, di Ruby. (cita l'interrogatorio del funzionario della Questura, ndr) Ma vi pare che questa possa essere considerata una telefonata di minaccia? Tutto ciò è assolutamente ridicolo. (poi cita l'interrogatorio di Ruby; pochi giorni dopo si scoprirà che Ruby abbia dichiarato il falso, ndr) Ecco perché vorrei fare il processo subito, con queste prove inconfutabili, ma con giudici super partes e non con pm che vogliono utilizzare questa vicenda come strumento di lotta politica. […]Non c'è stata nessuna concussione, non c'è stata nessuna induzione alla prostituzione, meno che meno di minorenni. Non c'è stato nulla di cui mi debba vergognare.” (17 ottobre 2011); 6- “Le cose che succedevano a casa mia, l'ho già detto, erano molto semplici: cene, ripeto, assolutamente eleganti. […] Si era stabilita un'atmosfera di simpatia, di gioiosità, di divertimento...per esempio il fatto che, come ho visto, è venuto fuori, che da alcuni accenni di queste prime 'cosiddette' testimoni, che hanno detto che si travestivano da poliziotte...è vero, facevamo della gare di, come si chiama...burlesque” (21 aprile 2012).Grazie alle intercettazioni che continuano ad uscire, si scoprono sempre maggiori particolari, oltre a quelli già conosciuti. Queste dovrebbero chiarire anche le idee dei “disturbati” che continuano a considerare il Rubygate un caso di gossip. Il gossip non c'entra niente. Questo è una storia politica, che, in qualsiasi Paese normale, avrebbe fatto sparire politico, mignotte e leccaculi dalle Istituzioni. Le intercettazioni dimostrano che B., a differenza di quanto diceva, non passava ventiquattro ore al giorno a risolvere i problemi dell'Italia governando, ma pensava diciotto ore a fottere e toccare culi/tette, e le restanti sei a coprire i casini che combinava. Chiamava Ruby e le diceva che se fosse passata pazza davanti ai giudici, lui l'avrebbe ricoperta d'oro. Il tutto mentre l'Italia veniva inghiottita dalla crisi. B. è un po' il Nerone degli anni duemila: mentre l'Italia “bruciava”, lui non faceva niente per spegnere l'“incendio”. Solo che a differenza di Nerone, lui non suonava la cetra, ma fotteva...ma quanto fotteva Pompetta? Quanta “energia”, quanta “passione”...avrebbe fatto senz'altro più bella figura e meno danni se fosse stato scelto da Tinto Brass per un suo film, anziché dagli italiani (mediante libere elezioni) per Palazzo Chigi.
In attesa di nuovi risvolti, credo che ormai la realtà sia davanti gli occhi di molti (non di tutti. I famosi disturbati continuano a credere nel complotto o nella storia delle piccole fiammiferaie) ed i risultati delle amministrative lo hanno dimostrato. Aspettando il “ritorno in campo” di B., che in realtà non se ne è mai andato, e nuove performance dell'Ottavo Nano, una cosa la si può dire: qui bunga bunga ferit, bunga bunga perit!
Di Simone Ferrali