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Qui pro cover #8

Creato il 11 agosto 2014 da Mik_94

Ciao a tutti, amici, e un grande benvenuto a coloro che, da poco, si sono uniti alla nostra squadra. Avrete notato la mia assenza di questi giorni. L'ultimo post, escludendo il giveaway attualmente in corso, risale a una settimana fa. Sono alle prese con Dio di illusioni, al momento, e siccome è lungo e dettagliato, mi ci vuole più del solito per finirlo: in settimana ve ne parlo sicuramente. Oggi, per farmi vivo, vi propongo un nuovo appuntamento con Qui Pro Cover, dal momento che il tempo è poco e le cose da scrivere scarseggiano. Pronti? Pronti. Pensavate che le copertine belle fossero uniche nel loro genere? Illusi! Guardate un po' cosa è capitato a quelle di Warm Bodies, I bambini del crepuscolo, Cercando Alaska: "clonate". La candela che si spegne in primo piano, sulla copertina del capolavoro di John Green, disegna un filo di fumo preoccupantemente simile a quello in bella vista su Sentinel, dell'autrice di Obsidian. La bravissima Laurie Halse Anderson e l'autore dal nome impronunciabile del recente urban fantasy della Salani hanno in comune tutto: neve, piedi nudi e pantaloni neri, una spaccatura profonda nel ghiaccio. Nel primo caso vediamo l'acqua gorgogliare a sinistra, nel secondo a destra, ma il soggetto è quello e quella è la copertina, che non più unica rimane ugualmente bellissima. Isaac Marion, invece, è sotto i riflettori con James Frey: la Guanda prende spunto dalla copertina americana di Warm Bodies per poi piazzarci sopra un brutto font dei suoi. La raccolta di racconti di James Franco, invece, ha affinità con la copertina di Slam, di Nick Hornby. Vince Hornby, perché l'immagine del ragazzo che inciampa nel titolo, quasi, è bizzarra e divertente. E tutto quell'arancio dà la carica. Tra parentesi, ho visto Palo Alto, il film tratto da In stato di ebbrezza, la settimana scorsa: originale l'idea di raccontare la noia esistenziale... con altra noia. Ultimo, ma non ultima, il mio amato Marina del mio amato Zafòn, la cui veste grafica non italiana – bho, non so che edizione sia, né da dove provenga: perdonatemi – è la stessa che troviamo nell'economica del Giardino dei segreti. Dài, per oggi è tutto. Penso sia inutile ribadire che la rubrica nasce senza nessun intento polemico, ma ogni tanto meglio precisare, no? Io vi lascio. Brutta bestia era la sessione estiva, ma quella autunnale pure non scherza. E' in autunno, certo, ma l'esame sempre in estate devo preparamelo, fuck. Un abbraccio. M. 
(E scusate se le immagini appaiono come un blocco unico: colpa di Blogger ._.)
Qui pro cover #8

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