
Ci voleva la stringatezza di un cronista, Domenico Quirico, appena rientrato in Italia dopo cinque mesi di sequestro in Siria, per spiegare in maniera efficace il passaggio dalla speranza alla disillusione sulle "primavere arabe": «È possibile chi io sia stato tradito dalla rivoluzione. [...] Non è la rivoluzione che ho conosciuto due anni fa ad Aleppo, laica, tollerante. È diventata un’altra cosa».





