La peggiore tempesta di cui ci sia memoria provoca il deragliamento di un treno, in una zona montuosa della Norvegia; tutti i passeggeri, feriti in modo non grave ma decisamente sotto choc, vengono trasportati al Finse 1222, grande albergo che, isolato dalla neve e dal vento, sembra destinato a ospitare l’eterogeneo gruppo di viaggiatori per un tempo indefinito.
Mentre gli ovvi problemi logistici affliggono lo staff del Finse, in rapida successione due degli ospiti perdono la vita in maniera violenta e misteriosa. Sedare una rivolta sembra sempre più difficile, mentre i sopravvissuti si chiedono chi fosse alloggiato nella strana ultima carrozza del convoglio e chi siano gli uomini armati che controllano l’accesso a un’area del complesso.
Un improvvisato nucleo investigativo, capitanato controvoglia da Hanne Wilhelmsen, bloccata in sedia a rotelle da uno scontro a fuoco mentre ancora lavorava in Polizia e abituata, a causa della sua invalidità, a una vita ritirata ai limiti della misantropia, dovrà svelare il nome del colpevole per permettere alla compagnia, passata la bufera, di tornare a casa.
Quota 1222 è un giallo dalla costruzione degna di Agatha Christie; colpevoli e vittime sono costretti in un luogo da cui non possono allontanarsi, claustrofobico e pericoloso, minacciato dagli eventi atmosferici e dalla violenza umana. Il senso di minaccia imminente dato dalla consapevolezza di stare dividendo il tetto con un omicida si trasmette per osmosi dai personaggi al lettore, che si ritrova coinvolto da una storia avvincente.
La figura di Hanne Wilhelmsen è cambiata e cresciuta negli anni: sopravvissuta alla tragedia della perdita della sua compagna di sempre e della disabilità, chiusa a riccio nei confronti del mondo, capace di comunicare, ormai, solo con Nefis, la sua partner, e la loro figlioletta, è una figura dolente e dignitosa, in bilico tra i borbottii e la resistenza al lavoro di un Nero Wolfe e la silenziosa sofferenza della protagonista di una tragedia greca.
Con Quota 1222 Anne Holt confeziona un giallo “classico” con tutti i crismi, compatto e sfaccettato, pieno di ritmo e di suspense, davvero da non perdere.
Il nostro voto:
Anne Holt, Quota 1222, traduzione di Margherita Podestà Heir, Einaudi, collana Stile libero big, 2015, pp. 353, € 19,00.