Quoth the Raven:”Nevermore”. Di Liliana Zinetti

Creato il 27 dicembre 2010 da Fabry2010

Quoth the Raven:”Nevermore” 1

Forse per il vento
che premeva ai vetri
stamattina gli oggetti avevano
uno sguardo diverso, allucinato.
La tazzina di caffè
teneva sul fondo il giorno prevedibile, eppure
una diversa luce sfarinava le ore, il quotidiano
bussava a una porta che il giorno prima,
lo giuro, non c’era.
Uscivano dai libri le storie
e la noia arretrava
al profumo della madeleine che invadeva il soggiorno
dove mollemente sdraiato sul divano
il giovane Werther condivideva i suoi dolori con un nobile idiota ,
Stavrogin concupiva Lolita
e assolutamente a proprio agio nel giorno
Gregor Samsa e un corvo nerissimo
turbavano gli animali di una fattoria, mentre
inquieto il mio gatto, pur non avendo stivali,
non riusciva a mordersi la coda:
era la coda che mordeva il gatto.

Questo è avvenuto, gentile lettore,
è la storia di un giorno che rivendicò il diritto di parlare
all’ombra
di memorie da una casa di morti
e di fanciulle in fiore.

1. da Il Corvo, Edgar Allan Poe



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