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Rabbia e orgoglio dei Marò: l'Italia li liberi!

Creato il 05 giugno 2014 da Ardhita

Dall’ambasciata italiana in un video da New Deli i nostri due Marò, Salvatore Girone e Massimo Latorre, in occasione dell festa della Repubblica, esprimono uno stato d’animo che non lascia dubbi.Rabbia e orgoglio dei Marò: l'Italia li liberi!Dopo anni di dignitoso contegno e rispettosi silenzi, la voce di Latorre irrompe con veemenza dal video e non lascia indifferente chi li ascolta.
IL VIDEO DEI MARO'
"Auguro a voi buona Festa della Repubblica, lo auguro agli italiani e a tutti i colleghi militari. Non è bello non essere tra di loro. Dopo due anni siamo di nuovo costretti ad assistere da una webcam. Abbiamo obbedito a degli ordini, abbiamo mantenuto una parola e la continuiamo a mantenere con grande dignita. E siamo ancora qui. Vorremmo che fosse riconosciuta la nostra innocenza, che i Paesi si parlassero non per le rotture. Il muro contro muro non serve. Continueremo a comportarci con dignità. Ogni militare impegnato in questo momento, americano o inglese, italiano o indiano, deve sentirsi tutelato nei propri diritti"
Qui troverete il video:
http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1321151/Bonino-sui-maro---non-sono-sicura-della-loro-innocenza---E-Terzi-va-su-tutte-le-furie.htmlhttp://www.repubblica.it/esteri/2014/06/02/news/mar_-87867952/http://www.ilgiornale.it/news/interni/monti-sui-mar-pi-colpevole-dellindia-994185.html LA VICENDA
-Nota è l’ormai triste vicenda che li ha visti coinvolti nel 15 febbraio 2012 nel porto di Kochi, nel Kerala.Dalla porta-container italiana Enrica Lexie, in acque internazionali, partono degli spari contro il peschereccio indiano St.Antony scambiato per una barca di «sospetti pirati». Muoiono due pescatori indiani.Con un inganno della polizia locale vengono fatti scendere i due militari, interrogati e il 19 febbraio vengono arrestati con l’accusa di omicidio.Nonostante i due Marò si siano sempre proclamati innocenti, affermando di avere sparato solo colpi di avvertimento, sono ancora oggi in stato d’arresto.
Ma non solo:in un’alternanza di speranze e delusioni, hanno rischiato persino la pena di morte, visto che il caso  era stato affidato  attraverso la Nia alla Corte speciale di Delhi.
-Il 28 marzo 2014 la Corte suprema Indiana ammette il ricorso contro l’intervento nelle indagini della Nia, sospende il processo alla Corte speciale  e rinvia il tutto ad una futura udienza
Ma sarebbe riduttivo ridurre in poche righe la lunga odissea dei nostri due Marò, nella quale il Governo italiano ha avuto finora una condotta vergognosa lasciandoli in balia delle decisioni di un paese che con arroganza non ha rispettato sin dall'inizio della vicenda nessuna regola di diritto internazionale.

Rabbia e orgoglio dei Marò: l'Italia li liberi!

Mario Monti e i Marò


I SIMBOLI DI UN GOVERNO VIGLIACCO
-Ricordiamo la foto di Mario Monti, allora Presidente del Consiglio nel periodo delle elezioni  con a fianco i due militari in “licenza premio” e nella quale l’India, forse ammiccando, ci lasciava l’opportunità di riprenderli chiudendo l’incresciosa faccenda. Ma al primo tuonare del governo indiano e alle sue minacce di ripercussioni sugli accordi economici tra i due paesi il nostro governo-coniglio li ha rispediti vigliaccamente in India, pur con le dimissioni e le proteste inascoltate dell’allora Ministro Terzi.
-Un secondo episodio a dir poco incredibile a nome del Ministrodegli Esteri del passato governo Letta, Emma Bonino che  mise pubblicamente in dubbio l’innocenza di Latorre e Girone provocando un’ondata di sdegno e di e-mail infuocate sul suo profilo facebook, ai quali non ha nemmeno saputo rispondere con un minimo di dignità.

Rabbia e orgoglio dei Marò: l'Italia li liberi!

La Bonino e i Marò


-Il terzo episodio che non dimenticheremo: il sindaco pidiessino di Roma, Ignazio Marino, nell’aprile 2014, che ha deciso di lasciare clamorosamente spento il Colosseo dopo che l’Assemblea Capitolina aveva approvato la mozione di FI per la sua accensione, atto simbolico che sarebbe servito a sensibilizzare il governo e l’opinione pubblica.
                                                     
Davanti a centinaia di persone già assiepate per l’avvenimento,con un breve comunicato il "coraggioso" sindaco pidiessino di Roma ha scaricato la decisione sul Ministro degli esteri(che poi ha smentito)  adducendo come motivazione il timore di compromettere i delicati rapporti dell’Italia con New Deli, in vista delle imminenti elezioni in India.
Il Ministero degli esteri lo smentì clamorosamente.

Rabbia e orgoglio dei Marò: l'Italia li liberi!

Il sindaco di Roma Marino


Questo è il governo italiano che finora ha avuto una condotta inqualificabile, incapace di un qualsiasi atto deciso per far rispettare i diritti di due militari, che finora non hanno mai protestato, ma silenziosamente obbedito con una dignità ammirevole.
Dal 2012 solo un popolo fatto di cittadini che fanno parte dell'Italia vera e che crede ancora ai valori della Patria, ha sostenuto i nostri due Marò, con l'unico appoggio dell'ex Ministro Terzi, tenendo alta l'attenzione anche a livello internazionale, affinché non fossero accantonati nel dimenticatoio.
2014 E IL GOVERNO RENZI
Arriviamo al 2014:
il Presidente del Consiglio Renzi ha telefonato ai Marò il primo giorno del suo incarico, promettendo loro che li avrebbe riportati a casa.....nel frattempo però sono passati altri mesi e le attese elezioni in India sono già avvenute. Prendiamo peraltro atto che il Ministro degli Esteri Mogherini, nello scorso aprile ha aperto una nuova fase,  e la procedura internazionale, una delle poche soluzioni possibili che avrebbero dovuto essere prese nel 2012, è già stata avviata con una nota verbale in India."Siamo ancora aperti a discutere con gli indiani” ma “non abbiamo altra via che ricorrere all’arbitrato internazionale”. Aveva ribadito  il Ministro.“Non accettiamo un processo indiano di cui non riconosciamo la validità – ha poi rimarcato Roberta Pinotti, Ministro della difesa – Ricordo solo che ad oltre due anni dall’incidente, a fronte di un atteggiamento da parte dell’India dilatorio, manca ancora un atto di accusa valido."
La presa di posizione del governo Renzi è perlomeno più chiara e e intraprendente dei precedenti, ma quel che è certo che i cittadini italiani che si battono per i diritti dei Marò monitoreranno quotidianamente l’operato dei ministri, visto le precedenti promesse mai mantenute.14 GIUGNO A ROMA "TUTTI INSIEME NESSUNO INDIETRO"
Il 14 giugno con il motto caro al Maresciallo Latorre, appuntamento in piazza a Roma, un incontro apolitico che vedrà uniti tutti gli italiani e le associazioni che si sono mobilitati per tenere viva l'attenzione sui nostri due militari.Per coloro che vogliono partecipare questo è il link  https://www.facebook.com/events/462824360530934/?source=1
L'annuncio è stato dato da Paola Moschetti Latorre, compagna di Massimiliano, che sarà affiancata nell'organizzazione da il Giornale, Libero e Il Tempo e da altre due promotrici, Tiziana Piliego di Brindisi e Rita Riggio di Finale Emilia,  hanno mobilitato migliaia e migliaia di sostenitori.
"Tutto è nato dal grande affetto che riceviamo quotidianamente: tanti italiani ci sono stati costantemente vicini in questi mesi, dando la forza e riempiendoci il cuore di speranza e determinazione"
Due interessanti articoli che trattano della manifestazione
IL Giornale
http://www.ilgiornale.it/news/interni/non-dimentichiamo-i-nostri-mar-1024032.html
IL Tempo
http://www.iltempo.it/esteri/2014/05/06/con-il-tempo-tutti-in-piazza-il-14-giugno-per-i-maro-prigionieri-in-india-1.1246893



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