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Raccolta di koan zen

Creato il 08 aprile 2012 da Mente Libera

RACCOLTA DI KOAN ZEN

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Se non lo trovi in te stesso  dove andrai a cercarlo ?


Er senso della vita è la vita – Er fine della vita è la fine ( Corrado Guzzanti)


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“Un sacerdote, incontrò un giorno, un maestro zen, e, volendo metterlo in imbarazzo, gli domandò ”Senza parole e senza silenzio, sai dirmi che cos’è la realtà ?”. Il maestro gli diede un pugno in faccia.”

( Questo si, che è un discorso che colpisce 

:D
)

Fai che lettere e parole non diventano gabbie del pensiero  Rinnova in continuazione!
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“Un giovane, si presentò davanti al maestro, e dichiarò “Vengo da te, perché cerco la liberazione”. ”Chi ti ha incatenato?”, gli domandò il maestro. “Nessuno” rispose il giovane.” Allora sei già libero”, sentenziò il maestro.
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Un monaco chiese al maestro Haryo: “Cosa è la Via?”. Haryo rispose: “Un uomo che cade nel pozzo a occhi aperti”.
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“Tutte le cose ritornano all’Uno, ma quest’Uno, dove ritorna ?”

Ogni cosa è la stessa; ogni cosa è diversa
” Chi parla di giusto e sbagliato è una persona giusta e sbagliata… Gioca con le cose senza preoccuparti dei loro nomi ”

Prima di studiare lo zen, i monti erano i monti e le acque erano le acque; quando cominciai a studiare lo zen, i monti non erano più i monti e le acque non erano più le acque. Dopo l’illuminazione, i monti sono tornati ad essere monti e le acque sono tornate ad essere acque. (Detto zen)

Un monaco chiese a Chao-Chou: “Sono appena entrato in monastero. Ti prego, dammi qualche consiglio. Rispose Chao-Chou: “Hai mangiato la zuppa di riso?”.
Il monaco: “Sì”. E Chao-Chou: “Allora va a lavare la tua ciotola”.


La legna non conosce la cenere  e la cenere non conosce la legna

Ogni giorno il Maestro Zuigan Shigen si chiamava
ad alta voce:

“Maestro!”

e si rispondeva: “Si!”

“Sei sveglio?”, si chiedeva e si rispondeva: “Si”

“Non farti illudere dagli altri,
in nessun giorno
e in nessun momento”

“No non mi farò illudere”

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“La maggior parte delle persone  è vissuta dal tempo,  io invece vivo il tempo.”   Maestro Zen

Ogni uno può essere il più grande  illusionista di se stesso  abile e scaltro a ingannarsi!


Rimanere in silenzio nello Zen significa  
“ascoltare con gli occhi  e vedere  con le orecchie”
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“Questa è la mia unica meditazione:

quando mangio, mangio;

quando cammino, cammino,

quando ho sonno, dormo.

Tutto ciò che accade, accade.

Io non interferisco mai”

(Bokuju)
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“La porta senza porta”.
Nella ricerca della verità, la nostra mente, si ostina incessantemente, a cercare una porta da attraversare, ma, non si rende conto, che, in realtà, la porta non esiste affatto.
L’unica barriera esistente, è la nostra mente, che si frappone fra noi, e la verità. Fino a quando, non rimuoveremo la mente, da questa ricerca, non arriveremo mai, all’illuminazione.

“Qual era il tuo volto prima della nascita di tuo padre e di tua madre?”

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Nella mente del novizio ci sono molte possibilità, ma nella mente dell’esperto ve ne sono poche
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Com’è rinfrancante il nitrito di un cavallo da soma liberato da ogni peso!

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Liberati del sé e agisci a partire dal sé!

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Se non puoi fare niente, che cosa puoi fare?

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- “Se qualcuno ti mostra la luna, è questa che devi guardare, e non il dito che la indica”

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Quale è il significato  di mangiare una banana?

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Un monaco chiese a Chao-Chou: “Se viene un povero, che cosa bisognerebbe dargli?”.
“Non gli manca niente”, rispose il maestro.

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Qualcuno chiese a Lin-Chi: 
“Per quale scopo Bodhidharma venne dall’occidente ?” 
Il Maestro rispose: 
“Se Bodhidharma avesse avuto uno scopo  non avrebbe potuto salvare neppure se stesso

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  – “Puoi produrre, il suono di due mani, che battono una contro l’altra. Ma qual è, il suono di una mano sola ?”
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L’illusione fondamentale dell’umanità consiste nel supporre che io sono qui e tu sei lì (Yasutani Roshi).
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- Un filosofo si recò un giorno da un maestro zen e gli disse:
“Sono venuto a informarmi sullo Zen, su quali siano i suoi principi ed i suoi scopi”.
“Posso offrirti una tazza di tè?” gli domandò il maestro. Ed incominciò a versare il tè da una teiera. Quando la tazza fu colma, il maestro continuò a versare il liquido, che traboccò.
“Ma cosa fai?” sbottò il filosofo. “Non vedi che la tazza è piena?”
“Come questa tazza” disse il maestro “anche la tua mente è troppo piena di opinioni e di congetture, perché le si possa versare dentro qualcos’altro. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?”.

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