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Raccontare ciò che si conosce

Creato il 18 ottobre 2012 da Camphora @StarbooksIt

Regola numero uno: raccontare ciò che si conosce, a cominciare dalle ambientazioni.
Tempo fa ci è arrivato un manoscritto che iniziava in un’improbabile New York, in cui da un grattacielo si riuscivano a scorgere contemporaneamente tutto Central Park e la faccia della Statua della Libertà (che comunque è girata dall’altra parte). Oltre a questo, c’erano pure gli aerei che passavano (retaggio dell’Undici Settembre?) e le navi degli immigrati (retaggio ancora più vecchio). Insomma, il manoscritto iniziava malissimo e sbagliare l’inizio è fatale.
Se non conoscete New York perché non ci siete mai stati e non vi siete documentati (oggi c’è pure Google Earth), lasciate stare New York! Parlate di Pinerolo, di Borghetto Santo Spirito, di Poggibonsi!
Qualcuno dirà: “E allora Salgari? E allora Verne?” Ecco, loro non avevano mai visto i posti di cui raccontano, ma avevano saputo crearli o ricrearli. Neanche la scuola di Harry Potter esiste, però è indubbio che la Rowling mostra di conoscerla benissimo, è a prova di smentita. E gli esempi analoghi potrebbero essere milioni…



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