Quella che presento è l’esperienza di una mamma, lettrice del sito, che sarà sicuramente utile ad altre future madri che hanno intenzione di partorire nell’ospedale di Pesaro.
Anche stavolta quindi lascio spazio ad una storia privata, parole in confidenza, come potremmo scambiarle con un’amica che ci racconta le sue esperienze. Ogni commento o parere aggiunto nei commenti sarà, come sempre, assolutamente bene accetto e aiuterà ad arricchire le informazioni a disposizione di tutti.
Il racconto si inserisce nella sezione “Ospedali Marchigiani” e anche nella rubrica ‘Storie di Mamme’, che ogni tanto ospita in questo sito i racconti di chi vuole parlare di una scelta, di uno stile di vita o altro, da condividere con i lettori del sito. Ad esempio l’opzione di un particolare tipo di scuola o di educazione, un problema che si è riscontrato, una situazione lavorativa, una protesta, un ricordo, un ringraziamento o altro, tutto quello che ruota attorno alla vita di una mamma della nostra provincia o regione. Chiunque volesse raccontare qualcosa, può scrivere all’indirizzo clubdellemamme@gmail.com
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Dopo quasi 11 anni mi trovo qui a raccontarvi la nascita del mio ometto Marco all’Ospedale di Pesaro.
Gravidanza bellissima, ho lavorato fino all’11 marzo, mai un dolore, mai una nausea… varie ecografie fino a quando il ginecologo ci dice che sarà una bambina… l’unico neo che nel pancione si muoveva poco… ma l’importante che stava bene!
Una settimana prima della nascita la notte mi sveglio con una gran sensazione di bagnato… sveglio mio marito e di corsa all’ospedale per scoprire che era solo un falso allarme. Il ginecologo di guardia è stato di uno scorbutico non indifferente (non faccio il nome, non è carino)… mi visita e mi dice che ancora avevo tanto da aspettare e potevo tranquillamente tornare a dormire!
L’11 mattina alle 02.45… altra sensazione di bagnato… mio marito mi dice “sei sicura” non facciamo la figura dell’altra settimana… e no caro stavolta sono sicurissima sono tutta completamente bagnata.. arriviamo giù solita prassi e poi ricovero x rottura delle membrane. Passiamo la giornata a camminare x il corridoio del reparto ostetricia.. ad un
certo punto la mia dilatazione era a 6 cm… ma di contrazioni neanche l’ombra…
Ritrovo lo stesso ginecologo scorbutico che mi guarda e mi dice “ha visto che doveva ancora aspettare?” ma fortunatamente è cambiato il turno due volte e ho trovato delle splendide
persone, che mi hanno sostenuto, mi hanno fatto ridere, hanno scherzato con me, mi hanno preso in giro. Un’ostetrica fantastica e l’ostetrico ancora di più.
Sono le 18 quando l’ostetrica di turno mi dice “dai andiamo in sala travaglio che ti attacco la flebo per le contrazioni”, nel frattempo continuiamo a camminare e camminare e ancora camminare… Mio marito mi dice “il prossimo se è maschio lo chiamiamo Giambardo” ed io “ma te sei proprio matto il prossimo in sala parto entro con mia mamma così che il nome lo scelgo io” e lui mi ribatte “allora Marco come Van Basten” ed io “Ok va benissimo Marco”. Volevo entrare in vasca ma mi è stato impedito perché le contrazioni che cominciavano a farsi
sentire erano troppo piccole e quando erano buone ero ormai dilatata 10. Andiamo in sala parto… mamma mia quanto caldo, mio marito da dietro che mi sventolava…e guai a lui se si fermava anche un solo secondo! Tra una contrazione e l’altra la ginecologa mi dice “Come la chiamerete che così preparo il certificato di nascita” e noi ” Sihana C.”… Bene!!!
Dopo 4 ore e 45 minuti nasce il mio amore grande… la ginecologa mi guarda e mi dice “Marilena dobbiamo cambiare nome”, mio marito da dietro risponde “Mary è un maschio”… io sfinita ho pensato che stessero scherzando…no dicevano la verità… finché l’ostetrica non l’ha tirato su che gli ho visto il “pistolo” non potevo credere che avesse cambiato il sesso! Ero shockata!!! A questo punto mio marito mi dice “è nato Giambardo” e io nonostante la stanchezza gli ribatto “no, no è nato Marco!
In generale all’ospedale di Pesaro mi son trovata bene, ho avuto la giusta assistenza e il giusto supporto. Se non fosse stato per l’inconveniente del medico scorbutico non avrei niente da ridire. Per il secondo parto stessa cosa, ma con la differenza che non ci sono stati medici scorbutici… anzi!
Mamma Marilena
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vedi anche:
Racconti di parto: ospedale di Osimo (e un parere sul Salesi di Ancona)
Racconti di parto: Ospedale Salesi, Ancona
Racconti di parto: Ospedale ‘Engles Profili’ di Fabriano (An)
Racconti di parto: Ospedale di Macerata
Racconti di parto: Ospedale di S. Severino Marche (Mc)
Racconti di parto: ospedale di Civitanova Marche (Mc)
Racconti di parto: ospedale di Fermo
Racconti di parto: ospedale di Urbino
Racconti di parto: ospedale di Fano (PU)
Racconti di parto: Ospedale civile Mazzoni, Ascoli Piceno
Racconti di parto: Ospedale Madonna del Soccorso, San Benedetto del Tronto (Ap)
Partorire in provincia di Ancona
Partorire in provincia di Macerata