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Racconti di parto: ospedale di Urbino

Da Acsylvya @mammemacerata

Quella che presento è l’esperienza di una mamma, lettrice del sito, che sarà sicuramente utile ad altre future madri che hanno intenzione di partorire nell’ospedale di Urbino.

Anche stavolta quindi lascio spazio ad una storia privata, parole in confidenza, come potremmo scambiarle con un’amica che ci racconta le sue esperienze. Ogni commento o parere aggiunto nei commenti sarà, come sempre, assolutamente bene accetto e aiuterà ad arricchire le informazioni a disposizione di tutti.

Il racconto si inserisce nella sezione “Ospedali Marchigiani” e anche nella rubrica ‘Storie di Mamme’, che ogni tanto ospita in questo sito  i racconti di chi vuole parlare di una scelta, di uno stile di vita o altro, da condividere con i lettori del sito. Ad esempio l’opzione di un particolare tipo di scuola o di educazione, un problema che si è riscontrato, una situazione lavorativa, una protesta, un ricordo, un ringraziamento o altro, tutto quello che ruota attorno alla vita di una mamma della nostra provincia o regione. Chiunque volesse raccontare qualcosa, può scrivere all’indirizzo [email protected]

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Ho partorito al’ospedale di Urbino il 28 agosto 2012, mi sono trovata davvero molto bene, il personale è gentilissimo e molto preparato. Sono stata seguitissima da tutta l’equipe, che ha fatto di tutto, solo che sono stata io un po’ sfortunata!

Il 27 mi sono ricoverata per fare un parto indotto, in quanto avevo terminato il conto il 16 agosto. Intorno alle 14 sono iniziati i primi dolori che si sono protratti per tutto il pomeriggio e tutta la notte. Finalmente la mattina seguente, alle 6, mi si sono rotte le acque e ho pensato che era quasi fatta,  invece ho passato tutto il giorno con la flebo di ossitocina, fino alle
20:30, quando sono arrivata a 8 cm di dilatazione.

Racconti di parto: ospedale di Urbino

Avevo un forte dolore alla schiena, oltre alle contrazioni continue dovute all’ossitocina, così mi hanno visitato e mi hanno detto che il bambino aveva piegato la testa e sicuramente non si sarebbe più mosso, dato che avevo perso le acque dalla mattina, così hanno chiamato la ginecologa e l’anestetista per un taglio cesareo e alle 21:40 e’ nato Alex!

Le ostetriche sono tutte brave e preparate, hanno provato fino alla fine a farmi fare un parto naturale, ma non potevamo continuare, io ero stremata e non potevamo rischiare di fare un cesareo con complicazioni fetali.

La mia esperienza è stata un po’ drastica, ma sulla professionalità disponibilità e preparazione dell’equipe non si può discutere: davvero brave, e se lo dico io che volevo partorire in clinica privata perché volevo essere super seguita e poi ci ho rinunciato quando al corso preparto mi hanno spiegato che il personale dell’ospedale era sicuramente ottimo, lo posso solo confermare!

Mamma Vanna

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vedi anche:

Racconti di parto: ospedale di Osimo (e un parere sul Salesi di Ancona)

Racconti di parto: Ospedale Salesi, Ancona

Racconti di parto: Ospedale ‘Engles Profili’ di Fabriano (An)

Racconti di parto: Ospedale di Macerata

Racconti di parto: Ospedale di S. Severino Marche (Mc)

Racconti di parto: ospedale di Civitanova Marche (Mc)

Racconti di parto: ospedale di Fermo

Racconti di parto: ospedale di Fano (PU)

Racconti di parto: Ospedale civile Mazzoni, Ascoli Piceno

Racconti di parto: Ospedale Madonna del Soccorso, San Benedetto del Tronto (Ap)

Partorire in provincia di Ancona

Partorire in provincia di Macerata


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