Era una notte buia e tempestosa quando mi accorsi, con una certa dose di raccapriccio, di non avere in casa delle acciughe. La cosa di per sè era accettabile se non fosse che proprio quel giorno avevo deciso di cimentarmi con la bagna cauda. Qualsiasi persona di buon senso sa che le acciughe sono irrinunciabili in una ricetta che aspira a portare quel nome. Mi trovai quindi costretto, mio malgrado, ad afferrare l'impermeabile e dirigermi con passo rassegnato verso la porta.
Vidi i lampi che squarciavano il cielo, le stelle nascoste da spessi coltri nere, gocce di pioggia che si dibattevano sul vetro e pensai che forse, a malincuore, dovevo rinunciare. Poi pensai all'aglio che sfrigolava nel pentolino, alla panna in docile attese e alle verdure disposte al sacrificio. Erano gli unici alimenti che ospitava la mia cucina. Sommati creavano una richiesta a voce sola: A-C-C-I-U-G-H-E. Non potevo deluderli. Afferrai il pomello della porta quando...