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"Racconto di Natale per cristiani e non credenti" al teatro Magnani

Creato il 24 dicembre 2014 da Ambrogio Ponzi @lucecolore

Il 5 gennaio 2015 alle ore 20.45 gli "Juvenes Cantores della Cattedrale di Fidenza" saranno al Teatro Magnani di Fidenza, accompagnati all'arpa da Carla They e con Claudia Koll come voce recitante, in un evento straordinario. Il tutto a favore dell'Associazione "Leggend'aria". 

Claudia Kollattrice di Teatro, Cinema e TV partecipa da protagonista a diverse fiction e serie televisive ed opera nel contempo anche un'intensa attività teatrale. Dopo la svolta religiosa, ha ruoli di rilievo in diverse sacre rappresentazioni, in seguito lavora in film per la tv a circuito internazionale. Nel corso di questi anni numerosissime sono le letture drammatizzate dei Testi sacri e nel 2009, per la rassegna Anima Mundi, è la voce recitante femminile nella prima esecuzione mondiale del “Il Cantico dei Cantici” opera musicale di mons. Marco Frisina (4 ottobre – Cattedrale di Pisa).
Carla They,nata a Parma in una famiglia di musicisti, ha frequentato il Conservatorio A. Boito di Parma e successivamente il Conservatorio G. Nicolini di Piacenza dove si è diplomata a pieni voti in arpa nel 1990. Dopo una parentesi come indossatrice per l’alta moda, ha avviato la propria carriera di solista che l’ha portata ad esibirsi presso importanti istituzioni internazionali.
La sua attività spazia anche nell’ambito della musica leggera e jazz, collabora a spettacoli e produzioni discografiche.
Leggend’Aria è un'associazione di volontariato senza fini di lucro che si propone i seguenti scopi:
  • Sostegno di strutture sanitarie operanti in Africa che hanno lo scopo di curare anche e specialmente coloro che non sono in grado di pagare le prestazioni mediche di cui necessitano.
  • Invio di apparecchiature ospedaliere, medicinali e sostegni finanziari alle suddette strutture sanitarie africane.
  • Reperimento di volontari italiani con qualifica sanitaria disposti a recarsi per periodi limitati e definiti in Africa per prestare la loro opera a titolo gratuito.
  • Sostegno finanziario per medici africani specializzati in Italia disposti a rientrare definitivamente in Africa per prestare la loro opera a favore dei propri connazionali.
  • Svolgere attività di sensibilizzazione sulle problematiche dei paesi in favore dei quali si svolge l’attività di volontariato.
Juvenes Caltores nello spettacolo del 4 gennaio 2014

Le letture di Claudia Koll sono tratte dal lavoro di JEAN-PAUL SARTRE - Bariona o il figlio del tuono - Canto di Natale

Racconto di Natale per cristiani e non credenti “Bariona” è un originalissimo racconto scritto da Sartre nel Natale del 1944 per i suoi compagni di prigionia nel campo Treviri. Sartre ebbe modo allora di conversare a lungo con i preti detenuti, discutendo in fraterna sincerità di fede e teologia. E’ forse alla luce di questa nuova esperienza che Sartre scrisse un testo teatrale sul mistero del Natale.

Lo compose in sei settimane, scelse gli attori, assistette a tutte le prove, creò la messa in scena ed i costumi e lui stesso vi partecipò come attore nella parte del Re Magio Baldassarre. Il racconto ruota intorno alla figura di Bariona (dal curioso soprannome di “figlio del tuono”), capo di un villaggio vicino a Betlemme. La storia è ambientata nell’epoca in cui la Giudea era oppressa dai Romani e vessata da continue richieste di tributi. Alla visione di Gesù Bambino Bariona abbandona ogni diffidenza verso il Messia e si impegna nella realizzazione del progetto di liberazione del suo popolo. Il racconto si offre al lettore come l’immagine di un’esperienza religiosa e raggiunge il suo apice nella descrizione, poetica e pittorica nello stesso tempo, del rapporto di intimità che lega la Madonna al Bambino. Questo testo era dettato anche dall’esigenza di creare aggregazione e solidarietà tra prigionieri credenti e non credenti e, nella chiara allusione alla Francia occupata dai Tedeschi, per sollecitare la resistenza dei suoi compagni di prigionia contro gli invasori. Progetto, questo, assolutamente nuovo e singolare per Sartre, notoriamente riconosciuto come l’esponente di un esistenzialismo ateo; lui stesso non ha esitato a dichiarare di aver avuto sempre un rapporto difficile ed impossibile con Dio.  Oggi la lettura di quest’opera offre l’occasione di ripensare l’ateismo di Sartre e la sua filosofia dell’esistenza. Jean-Paul Sartre (1905-1980) è forse l’esponente più rappresentativo dell’esistenzialismo ed uno degli intellettuali francesi contemporanei più noti nel mondo. Versatile e poliedrico, la sua attività ha attraversato vasti campi del sapere: dalla filosofia alla letteratura, dal teatro al cinema, dal giornalismo alla politica. Tra le sue maggiori opere ricordiamo, per la filosofia, L’essere e il nulla e la Critica della ragione dialettica e, per la narrativa, La nausea. Nel 1964 fu insignito del premio Nobel per la letteratura, che rifiutò.

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