Magazine Radio
Tra fotografie ingiallite e un 8 mm che inciampa nelle arricciature del tempo, mia madre, con il dolore della vita trascorsa attaccato alle palpebre e agli angoli della bocca, racconta di me, che da piccola tenevo il mio ombrellino di plastica sempre aperto, in casa e fuori.
Con esso cercavo ricovero e riparo dallo spegnimento di ogni fiamma, reale o ideale, e incosciente ancora della differenza, m'incantavo di fronte alla stufa accesa, a uno zolfanello scoppiettante, a un falò prodigioso come dono più ambito, la notte di Natale.
L’aroma di legna bruciata era un richiamo che mi allamava l’anima attirandomi nella rete.
Il parapioggia era scudo per la mia crociata, come un templare avvertivo la sacralità della mia missione, se una fiamma ardeva e la pioggia incombeva, io sentivo di dover andare.
I fuochi d’artificio, irraggiungibili, mi intristivano, e i piromani, prestigiatori della distruzione, non mi interessavano granchè.
Ma amavo senza condizioni la forza della Creazione e della Trasformazione, la Luce che emana, il caldo diffuso che profonde tenerezza e sicurezza.
Li amavo al di là di ogni sguardo sotteso, al di là di ogni sospiro arretrato e di ogni braccio stretto fino a far male da braccia materne. Da esse fuggivo, bramando al tempo stesso solamente CALORE e nient’altro che quello.
Immobilizzata da tanto pudore, non fui capace di abbandonarmi a nessun altro abbraccio se non a quello di una matita, di un foglio, e del fuoco del mio cuore, da scrivere e sottoscrivere in versi.
È così ancora oggi che quella bambina un po' strana è un miraggio di speranza perduta nelle favole di una mamma, e forse anche nelle mie.
Ma infine era questa la trama da tessere: conservare e preservare strenuamente il fuoco della poesia, arte che covavo sotto le mie giovani ceneri, in un’attesa trepidante e tremolante come fiamma, in una lunghissima serie di collezioni di parole mai all’altezza.
Quella fiamma che arde nelle mani ma che non scotta, questo amore che cerco ogni volta di evocare è ancora con me, e non ha più paura dell’acqua.
O di un volto contratto che lo possa zittire.
FUOCHI scritto da Anna Salvetti
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Palinsesto ed Eventi per il Natale Battente
I programmi e gli eventi di Radio Battente per Natale Come annunciato, il palinsesto di Radio Battente subirà alcune modifiche a causa (o grazie) agli eventi ch... Leggere il seguito
Da Lucastro79
MUSICA, RADIO -
Natale Battente
Natale 2013, i nostri eventi COMUNICATO STAMPA La radio web licatese presenta una due giorni teatrale con varie personalità del panorama culturale Si inizia... Leggere il seguito
Da Lucastro79
MUSICA, RADIO -
Modifiche al Palinsesto
Dal 15 dicembre il Palinsesto di Radio Battente subirà modifiche Nei prossimi giorni sarà ufficializzato il calendario degli eventi organizzato da Radio Battent... Leggere il seguito
Da Lucastro79
MUSICA, RADIO -
Programmi – Tutte le informazioni su “La sete del Cammello”
“La sete del Cammello” – Le informazioni sul programma e la biografia di Nino La Sete del Cammello è inestinguibile. Un continuo girovagare che si affaccia... Leggere il seguito
Da Lucastro79
MUSICA, RADIO -
Babbo Baby di Irene Grandi: da Radio Deejay auguri rampicanti
Prendere Call Me Maybe la hit di Carly Rae Jepsen e dedicarla a quella selva di Santa Claus che a Natale si arrampicano sui balconi degli italiani con o senza... Leggere il seguito
Da Dejavu
MEDIA E COMUNICAZIONE, RADIO -
Libri: I consigli noir di Paolo Franchini
Appuntamento con la paura (Agatha Christie)Una bella raccolta di racconti gialli della scrittrice inglese, pubblicati per la prima volta nel 1961. Le storie son... Leggere il seguito
Da Zetaman
RADIO