È una storia sospesa tra tenere certezze e intriganti scoperte quella che vi stiamo per raccontare. Una storia adolescenziale, per la precisione, in cui ritrovarsi.
Si parlava di fragole proprio sabato sera. Davanti ad una birra mezza vuota le chiacchiere erano diventate più sciolte e non si sa come gli amici di Gaia avessero finito col parlare di fragole o almeno di quello a cui loro collegavano le fragole. Inutile dire che si era finiti a fare quel genere di discorsi che fanno sorridere le cameriere quando passano fra i tavoli.
Un amico aveva cominciato a tessere gli elogi di quei frutti, del loro colore intenso e morbido come le labbra di una bella donna, del loro gusto dolce e così via. Alla menzione della panna montata la conversazione era degenerata, complice l'ora tarda, verso discorsi di tutt'altra natura.
Gaia allora aveva sorriso scuotendo il capo. Per lei le fragole erano un simbolo dell'infanzia, quando con la sorella andava a raccoglierle nell'orto di casa e assieme alla mamma preparavano la prima macedonia dell'anno per la festa del papà. Il sapore delle fragole era quello del gelato tutto rosa mangiato fino ad avere la nausea, con le cugine, “perché le femmine mangiano cibo rosa”. E il colore, quel rosso brillante, non scuro come quello delle ciliegie, le ricordava più che altro quello delle sue guance nello specchio all'ingresso della casa della nonna dopo una corsa a perdifiato giù per la discesa.
No, per lei le fragole non avevano mai avuto nulla di sensuale.
Una risata silenziosa le percorre la schiena mentre, con le mani immerse nell'acqua fredda del lavandino, afferra l'ultima fragola rimasta da tagliare per l'ultima pentola di marmellata. Attorno a lei tutto profuma di zucchero e di frutta e le sue labbra sono ancora appiccicose dopo aver assaggiato la confettura direttamente dal cucchiaio di legno.
Ma se chiude gli occhi riesce ancora a sentire il sapore di quel bacio improvviso, scambiato sulla porta di casa mentre la mamma la chiamava dalla cucina per preparare i vasetti.
Sorride. Forse i suoi amici hanno ragione. Forse le fragole di quest'anno riusciranno a farle cambiare idea.
Sapore di fragole di Irene Piana
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