Ho conosciuto Rachel nel 2008 in occasione del Festival Hermatena organizzato dal Museo Internazionale dei Tarocchi e sono rimasto colpito dalla sua grande cultura tarologica e esoterica, ma anche dalla sua umanità. Con lei condivido la passione per gli studi sulla antica Dea Madre e sul matriarcato preistorico.
Sull’origine dei Tarocchi, Rachel Pollack si è così espressa nel libro che accompagna il mazzo de I Tarocchi di Haindl:
“La teoria kabbalistica dei Tarocchi si basa sul numero dei 22 Trionfi (sebbene alcuni storici ipotizzano che il numero non fosse fissato nei primi mazzi). L’alfabeto ebraico contiene 22 lettere, che formano la base delle esplorazioni mistiche della Kabbalah (infatti il più antico testo mistico ebraico, il Sepher Yetzirah, descrive le proprietà mistiche dell’alfabeto). Dobbiamo riconoscere, comunque, che la teoria kabbalistica dei Tarocchi non appare fino al XIX secolo e che in tutte le migliaia di pagine di testi di Kabbalah non troviamo alcun riferimento a nessun tipo di immagine o carta. Ci sono molte teorie sull’origine degli Arcani Maggiori. È interessante notare che la maggior parte delle teorie sui Tarocchi trattano soltanto dei Trionfi (gli Arcani Maggiori), come se i quattro semi (gli Arcani Minori) fossero stati aggiunti più tardi. Un’ipotesi per i Trionfi li connette ai cortei dei “trionfi” che in antichità onoravano le persone importanti. Il poeta Petrarca, che ha vissuto per un periodo alla corte dei Visconti, scrisse un poema chiamati I Trionfi, descrivendo sei trionfi allegorici. La storica Gertrude Moakley ha ipotizzato che questi potrebbero aver ispirato le prime carte dei Tarocchi. Teorie più esoteriche fanno riferimento a immagini in un tempio egizio, alle 21 fasi nei riti della tradizione esoterica tantrica dell’India, alle differenti tappe nella Grande Opera alchemica, o anche (recentemente) alle 21 stazioni della Luna nell’antica astrologia caldea.” Rachel Pollack