Radice di Malva. Il Decotto contro il raffreddore.

Da Marlenetrn

radici


Con dicembre ormai alle spalle conto vittoriosamente ben 8 mesi lontana dalle medicine. 

Ma non sto parlando di me ma dei bambini, che dallo scorso aprile fortunatamente riescono a sopportare indenni i picchi di infiammazione guarendo quasi autonomamente. 
Non è stregoneria, solo natura.Personalmente sono molto ostica ad assumere qualsiasi tipo di me[r]dicina e se proprio non è necessario evito. Dalla mia seppur breve esperienze di vita (27anni non sono molti lo capisco) ho imparato che ogni malattia ha un suo decorso, prima crescente e poi, per fortuna, decrescente e che i medicinali molto spesso non sono d'aiuto al fisico a combattere l'infiammazione ma bensì lo intasano, non permettendo alle difese immunitarie di strutturarsi adeguatamente e all'infiammazione di fare il suo decorso, lasciandoci in un limbo persistente di malessere fino a quanto, assuefatto, il fisico non cede ai medicinali.  Non sono laureata in medicina e nemmeno me ne intento di farmacia ma questa è solo la mia personale impressione. 

Ad esempio: sapete che l'antibiotico per fare effetto deve essere usato per un minimo di 5  giorni. Detto questo: Sapete quanto dura in media un normale raffreddore? 5 giorni, allora perché avvelenarsi invece di aspettare che il corpo risponda da solo agli attacchi esterni?
Con questo non sto dicendo che non bisogna curarsi, ma semplicemente che la miglior cura è prima di tutto la prevenzione e che se ci si ammala bisogna saper ascoltare il proprio corpo ed imparare e distinguere le gravità dai normali malesseri. Ciò non toglie che anche un normale raffreddore può presentarsi piuttosto fastidioso, sopratutto nei bambini che magari hanno difficoltà a dormire, a respirare e ad espellere i muchi in eccesso, che favoriscono le infiammazioni degenerando in patologie più gravi.Un rimedio per la tosse notturna è senza dubbio lo sciroppo di cipolla che noi adottiamo abitualmente è funziona benissimo, mentre per i muchi fino a quanto la Princi non ha imparato a soffiarsi il naso, sono stata tristemente dipendente dai Narinel, contribuendo vergognosamente alle discariche cittadine con mille mila delle sue ricariche usa e getta. Passata la Princi ora è il turno del Pupo ma ho deciso di cercare un rimedio alternativo e senza alcuna sorpresa l'ho trovato in natura.
La Radice di Malva

radice di malva

La malva è una bellissima pianta daifiori color lilla pallido, alla quale vengono riconosciute notevoliproprietà medicamentose; in particolare quelle antinfiammatorie e lenitive.è una pianta perenne a fusto, molto comune, che si trova facilmente nei prati e nei giardini  caratterizzata, come accennavamo, da bellissimi fiori di color rosa-viola. Sono proprio i fiori della malva ad essere utilizzati in ambito erboristico per le loro proprietà curative. Contengono infatti specifiche sostanze- dette mucillagini - dotate di virtù calmanti e sfiammanti. Non a caso la parola malva deriva dal verbo latino mollare, che significa "ammorbidire", rendere molle. 
Con la malva è possibile curare:

  • Tosse: le mucillagini sciolgono il catarro e alleviano l'infiammazione delle vie aeree;
  • Stitichezza: le mucillagini della malva ammorbidiscono le feci e ne favoriscono l'eliminazione in modo molto dolce, tanto che questo lassativo naturale è indicato anche in gravidanza;
  • Colite e sindrome dell'intestino irritabile;
  • Infiammazioni del cavo orale, gengiviti e stomatiti;

decotto in preparazione


Nel mio caso specifico ho fatto riferimento ad un antico metodo molto diffuso in puglia, che mi è stato raccontato e descritto nel dettaglio da una signora dell'subappennino dauno ovvero il Decotto di radice di Malva. Reperire la radice di questa pianta e semplicissimo, ma se non avete la fortuna di potervene procurare in campagna o nel giardino di casa potete ricorrere alle fattorie o ai gruppi d'acquisto che sicuramente sapranno a chi rivolgersi.La radice, va ben bene lavata dalle impurità della terra, io l'ho tenuta qualche minuto nell'amuchina per sicurezza. Poi va riempita una pentola d'acqua abbastanza capiente e unita la radice, a l'occorrenza accompagnata da bucce di limone, arancia, fichi secchi e scorze di madore. Si fa bollire il tutto a fuoco lento portando l'acqua a riduzione, ovvero, l'acqua deve asciugarsi di almeno la metà. 
Filtrato il decotto lo si addolcisce con del miele. 

decotto filtrato e dolcificato

Avendo preparato il decotto appositamente per il pupo non ho aggiunto le varie bucce di agrumi e frutta secca perché non ne avevo di biologiche ma ho messo delle foglie di alloro come calmanti.
Questo rimedio secondo la signora, scioglie i muchi e ne favorisce l'espulsione attraverso le feci. Io è la prima volta che lo metto in atto ma a quanto pare sta funzionando. Ancora una volta ho baipassato l'uso di sciroppi e simili. 
Spero solo che con questo post non mi sia gufata da sola, ritrovandomi domani i pupi con la febbre. 

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