Magazine Cultura

Radio Feccia #9

Creato il 08 dicembre 2014 da Cicciorusso

 Testi di Ciccio Russo e Matteo Ferri

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LOCK UP: esce Tompa, entra Kevin Sharp

Il primo non ha più molto tempo libero con la reunion degli At The Gates diventata un lavoro a tempo pieno, il secondo ne ha a iosa dato che i Brutal Truth si sono sciolti. Shane Embury è sempre un uomo bellissimo. Meno male che adesso iniziano a uscire le anteprime sul nuovo dei Napalm Death, così possiamo mettere il suo faccione dappertutto.

AC/DC: Phil Rudd continua a combinare marachelle

Il batterista (non si sa ancora per quanto) degli Ac/Dc ha violato i termini del rilascio su cauzione aggredendo fuori da un bar un uomo descritto come “più alto e grosso di lui. Perché il vecchio Phil non è mica una fighetta. La magistratura comunista ed eversiva ha quindi posto nuove condizioni alla libertà vigilata che gli impediranno di consumare stupefacenti. Cattivi. Intanto, la pubblica accusa di Tauranga ha confermato le imputazioni nei confronti di Rudd per minacce di morte nei confronti di un tizio, presumibilmente coinvolto nel giro di troie che è alla base di tutto ‘sto casino, e di sua figlia, dopo aver lasciato cadere quelle, più gravi, di tentato omicidio per procura. Per chi se lo fosse perso, questo il link al video dell’udienza, alla quale Phil Rudd arriva tardi, a cavalluccio di una guardia del corpo e tagliando la strada a un furgoncino. Intanto, a un primo ascolto, Rock or bust ha lasciato freddini un po’ tutti. Ne parleremo tra qualche giorno in una recensione multipla.

I PELICAN pubblicano un singolo cantato:

L’addio del chitarrista Laurent Schroeder-Lebec, che era uno dei compositori principali dei Pelican, si è rivelato una mazzata. Il primo album senza di lui, Forever becoming, non mi aveva fatto impazzire. Un po’ troppo aggressivo e metallaro per creare l’atmosfera giusta, nonostante quei pezzi dal vivo abbiano dimostrato di funzionare. Un brano di quell’album, The Cliff, uscirà come singolo a febbraio in un ep che ne conterrà tre versioni (oltre all’inedita The Wait): due remixate (da AH & BCM e Justin Broadrick) e una cantata da Allen Epley dei The Life And Times. Sarà pure un esperimento isolato ma il risultato, sull’indie-goth scopereccio, starebbe meglio su un album dei Katatonia che su uno di quella che era tra le più grandi band di post metal strumentale al mondo.

In primavera esce il nuovo disco dei VIRGIN STEELE

Si chiamerà Hymns to damnation. A fine 2015 uscirà invece un box set con le ristampe di The book of burning e Hymns to victory e Ghost harvest, una raccolta di cover e inediti.

Nick Menza: “Non escludo di tornare nei MEGADETH”

Evidentemente, tutti gli aneddoti imbarazzanti sul suo conto raccontati da Mustaine nella sua recente autobiografia non gli fanno né caldo né freddo. Ad ogni modo, non escludiamo che il dittatore dello stato libero di Megadeth – i quali hanno perso da poco sia il chitarrista Chris Broderick che il batterista Shawn Drover – ci faccia un pensierino, dato che sono compresi in offerta Chris Poland e James Lomenzo. A quest’ultimo qualcosa da fare la si trova, tipo farsi picchiare da Dave Mustaine nei momenti di noia tra soundcheck e concerto. Ricordiamo che Mustaine aveva richiamato Menza nel 2004 per le registrazioni di United Abominations ma lo aveva licenziato subito trovandolo “inadeguato”. Al suo posto pigliò lo stesso Drover, che prima di entrare nei Megadeth non aveva mai suonato dal vivo in vita sua.

I RAVEN lanciano una campagna di crowdfunding per incidere ExtermiNation

Va detto che Walk Through Fire, uscito nel 2010, era un discone. Gli inossidabili veterani della Nwobhm hanno intanto presentato due pezzi nuovi al Saint Vitus Bar di New York. Potete vedere le riprese a questo link. E chi li ammazza questi. (Ciccio Russo)

Remember the fallen: JOE VESCOVI (1949 – 2014)

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I necrologi suonano sempre terribilmente falsi ed ipocriti nel loro miserabile tentativo di smacchiare con la candeggina tutti i peccati del defunto per riportarlo ad un candore virginale posticcio. E infatti la notizia della scomparsa di Joe Vescovi mi sconvolge come quando apprendi della morte di qualche lontano zio, di quelli che vedevi una volta all’anno in qualche noiosa riunione di famiglia natalizia, ma che avevi lo stesso in simpatia perché ti passava le cartelle vincenti della tombola. Vescovi è stato il tastierista dei The Trip e chiunque abbia a cuore la rubrica ContrAppunti Prog dovrebbe essere consapevole di quanto ciò sia sufficiente a renderlo immortale agli occhi e alle orecchie di tutti noi. Tre dischi seminali per la scena prog italiana (e non solo), un quarto album, dall’eloquente titolo Time of Change, più distante da quel genere che i The Trip avevano contribuito a far nascere e che ritenevano prossimo all’estinzione già nel 1973. Doveva essere l’inizio di qualcos’altro, invece l’incidente ad Arvid Andersen portò alla prematura fine della band. Terminata l’esperienza con il gruppo angloitaliano, Vescovi ha portato il suo talento altrove, collaborando con i Dik Dik e Umberto Tozzi, che non saranno la cosa peggiore mai uscita dall’industria discografica italiana, ma certo non hanno nulla a che vedere con i The Trip. Fan dell’hard rock, prima ancora che musicista, avviò un paio di progetti paralleli come i Tarrot ed i Night Fudge per non recidere completamente il legame con un genere che amava visceralmente. Speriamo, almeno, che Caronte l’abbia traghettato sulla sponda giusta stavolta.

MARDUK: il nuovo singolo ‘Rope of regret’

Quasi due anni e mezzo dopo Serpent Sermon, i Marduk si apprestano a registrare il nuovo disco, intitolato Frontschwein e anticipato dal singolo Rope of regret, un pezzo che potreste tranquillamente mettere nella stessa playlist di Panzer Division Marduk e giocare a “trova le differenze”. Dice Morgan che i gruppi che se ne vanno in posti isolati, sperduti in mezzo alla natura, per trovare l’alchimia giusta per scrivere le canzoni, sono semplicemente ridicoli. In effetti non gli si può dare tutti i torti: a volte basta riascoltare i propri vecchi dischi (Matteo Ferri).



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