Magazine Diario personale

Radio Monticiana: Fabi Silvestri Gazzè

Creato il 23 aprile 2015 da Nicoletta Frasca @Monticiana

Ciao a tutti! Voi che seguite i miei trascorsi da un indefinito prima o dall’apartura di questo blog o da ieri e anche a voi che siete incappati solo oggi per caso in questo post, googleando… Buongiorno! come va?
Da qualche giorno a questa parte ho iniziato ad ascoltare “Il padrone della festa“: il disco che Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè hanno lanciato lo scorso anno.
Il fatto di non avere una radio da ascoltare, qui a Burgas, mi ha obbligata a scegliere da me la musica che avevo voglia di sentire di giorno in giorno e finora non avevo voluto dedicare del tempo a quest’album… 

Fabi, Silvestri e Gazzè hanno esordito quasi contemporaneamente negli anni 90 e a parte rappresentare il nuovo cantautorato romano di qualità, sono, singolarmente o al massimo in coppia, capisaldi della mia educazione musicale e personale. Erano con me nelle estati migliori e in quelle peggiori; in autobus alle 7.30 del mattino e in cortile durante le ricreazioni; negli auricolari, a ripetizione continua e poi ancora nella mia scatoletta blu a quattro ruote e da lì un po’ ovunque. Mi hanno fatto divertire e innamorare. Mi sono affidata alle loro note e mi sono fidata delle loro elucubrazioni neoromantiche.

Poi si cresce, l’adolescenza vola via e il nuovo vento ti rende a tratti malizioso e a tratti diffidente. Mettiamoci anche che l’inverno scorso, un po’ duro, mi ha incupita non poco…  Così, ho creduto, senza neanche dar loro una chance, che questo disco a tre fosse una mera trovata pubblicitaria tirata via per vendere qualcosa in più.

Ho tradito l’adolescente che ero, ma lei ha saputo attendere e mi ha ripresa prima che potessi sfuggirle.

Immagino non debba dirvi io che mi sbagliavo. Che “il padrone della festa” è un album bello. Una sequenza di brani che racchiude in sé – e restituisce a chi ascolta – le caratteristiche migliori dei tre cantautori. E’ un album genuino, come tale è l’amicizia che lega questi scanzonati, un po’ più saggi, un po’ più brizzolati, ma ancora inguaribili romantici. I loro grandi amori? uno solo e in comune: la musica.

Con l’invito ad ascoltare i dodici brani elettro-pop che danno forma al disco, vi saluto con affetto e vi rimando al prossimo post che però arriverà più in là nel tempo. Cavalcando l’onda del trasloco e di tutti i cambiamenti che esso comporterà, prendo un pochino di pausa dalla scrittura in attesa che il Dio delle piccole cose mi metta davanti agli occhi nuove, ispiranti, interessanti, costruttive e divertenti storie da annotare, per me e per voi, qui, su Monticiana. Per amore e per ridere.

La vita è un’estate.

Nico

(immagine di copertina: www.kyakodesign.com)


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