All’estremo ovest di quella che è ancora la provincia di Brindisi, nella cittadina più fitta di antenne e ripetitori della zona, Villa Castelli, spunta anche quello di Radio Padania Libera. E sono subito problemi per le emittenti vicine di casa. Lo denuncia il proprietario di Idea Radio Latiano in una lettera al sindaco di Villa Castelli, Francesco Nigro, e al responsabile dei servizi territoriali del Dap Arpa di Brindisi, Roberto Barnaba.
Tommaso D’Angeli denuncia che “mentre si discute sul riordino delle province, se appartenere a Lecce, Taranto o Bari, mentre si discute se realizzare un’unica macro provincia o la Regione Salento, il partito di Bossi, dalla Padania per mezzo della sua espressione più diretta Radio Padania sbarca e colonizza quella che ancora risulta essere la provincia di Brindisi, occupando e fortemente disturbando le trasmissioni di Idea Radio nel comune di Brindisi sulla frequenza dei 97.800 Mhz. Per l’ennesima volta Radio Padania attiva un’impianto nel Salento per le proprie trasmissioni”.
“Questa volta l’emissione parte dal Comune di Villa Castelli – scrive D’Angeli – noto per la grande concentrazione di impianti radiotelevisivi, di telefonia e di altri soggetti, anche militari, già in passato oggetto di proteste da parte della città per la difesa ambientale e della polazione soggetta alle emissioni elettromagnetiche. Radio Padania trasmette in qualità di Radio Comunitaria Nazionale – spiega il proprietario di Ide Radio Latiano – che le permette in virtù di un Decreto Legge creato dal governo Berlusconi di attivare impianti su tutto il territorio nazionale senza acquistarli, ma semplicemente comunicandone l’attivazione al competente Ministero dello Sviluppo Economico-Comunicazioni”.
C’è solo un vincolo: “Unica prerogativa concessa è quella di non interferire con altri legittimi utilizzatori dello spettro radioelettrico. E così sorgono i problemi per le emittenti interferite, le quali dovranno, con notevole aggravio di spese, documentare con campagne di misure radioelettriche e perizie, le interferenze subite nell’ascolto delle proprie trasmissioni. Idea radio si è già attivata presso il competente Ministero dello Sviluppo Economico-Comunicazioni – conclude Tommaso D’Angeli – per tutelare le proprie trasmissioni. Al contempo con la presente si invitano il Sindaco di Villa Castelli e l’Arpa Puglia sezione di Brindisi a voler verificare se Radio Padania abbia mai inoltrato istanza ai sensi di quanto disposto dal D.L. n.259/03, L.R. 05/92 e dal R.R. 14/06, per l’installazione delle antenne e dell’impianto nel comune di Villa Castelli, diversamente si prega di intervenire con urgenza secondo la propria autorità per la rimozione dell’impianto”. (Da Brindisi Report.it)
Ovviamente confidiamo nella buona riuscita del ricorso proposto da Idea Radio, anche perchè non si comprende questa colonizzazione dell'etere terrone da parte di una emittente che insulta da mane a sera i meridionali.
E' una situazione paradossale che solo in questa Italia può aver luogo.