Rae Martini firma le cuffie Bongo di Wesc, nero, bianco e rosso sono i colori scelti da uno dei principali artisti esponenti della Street Culture internazionale ed italiana.
“Ho voluto realizzare un pattern di grosse dimensioni composto da elementi caratteristici appartenenti a diversi periodi che hanno attraversato il mio percorso creativo, cominciato per strada circa vent’anni fa. Il primo elemento, una raccolta di Sketch realizzati a china su carta tra 1995 e il 2009, è strettamente legato allo studio del Wildstyle e quindi rappresenta la mia genesi come Writer. Il secondo elemento, invece, è un dripping realizzato nei colori bianco, rosso e nero, ovvero la tricromia caratteristica della mia pittura su tela dell’ultimo decennio. In seguito, ho assemblato digitalmente i singoli elementi uno ad uno, con l’intenzione di dare all’insieme un ritmo armonico che fluisse come musica e che fosse allo stesso tempo fedele al concept denominatore comune di tutta la mia produzione pittorica, lo Street Elegant. Il risultato finale è un fitto dialogo tra colore e lettering; ho voluto attraverso questa cuffia ricordare uno sketchbook macchiato di vernice, un attrezzo del mestiere vissuto e utilizzato tutti i giorni, perché nulla per me è più quotidiano della musica e dell’arte. Ho scelto che differenti porzioni di pattern venissero posizionate diversamente su ogni componente di ciascuna cuffia prima che venisse assemblata, per questo ognuna è esteticamente differente dall’altra, quindi unica.”
Ma chi è Rea Martini?
Nasce a Milano nel 1976. Autodidatta. Alla fine degli anni ottanta è affascinato dalle prime contaminazioni giunte in Italia del fenomeno Writing Newyorkese, disegna i primi sketch su carta e nei primi anni novanta le prime Tags per strada fino ad arrivare ai Masterpieces sui treni. E’ puramente un Wildstyler e come tale studia, progetta ed evolve le strutture delle lettere e della scrittura, dipinge illegalmente nel contesto urbano aderendo al movimento e cultura del Writing. La sua attività di bombing stradale dura 12 anni giornalmente senza interruzioni dal 1990 al 2002, dipinge ogni superficie con particolare attenzione verso treni e metropolitana e in meno di un decennio i suoi stili influenzano gran parte della nuova scuola italiana portandolo ad esserne riconosciuto come uno dei capiscuola.
Dal 1992 porta i propri studi sull’evoluzione del lettering anche su tela dando inizio al proprio percorso pittorico ed espone in contesti underground aderenti al movimento culturale di nicchia. Avendo vissuto intensamente la città e la stradalità notturna della propria arte, la sua sensibilità si carica di concetti che diventano la propulsione e ispirazione dei diversi periodi pittorici su tela. Progressivamente raffina la propria direzione astratta sfociando nell’astratto materico ed espone diverse mostre personali e collettive, nazionali e internazionali in gallerie e musei.
Vive e lavora a Milano.