Omaggio al passato e alle linee anni ’50 sulla passerella di Raffaella Curiel, in occasione di Altaromaltamoda. Uno stile di altri tempi dalla linea classica, resa moderna, a tratti, attraverso l’uso di accessori stravaganti curati da sua figlia Gigliola Curiel. Modelle con passi lenti e pose eleganti sfilano mostrando una nuova raffinatezza che unisce il passato al futuro; quest’ultimo, narrato da piccoli dettagli come i cappelli dai colori fluo, i guanti alla “Schiaparelli”, i ricami di borchie e le trasparenze sensuali. La stilista si diverte ad abbinare tessuti apparentemente discordanti tra loro; pitone double-face e camoscio, finto cocco e jersey. Lunghi abiti da sera in georgette di seta o velluto, drappeggiati e arricchiti da applicazioni in pizzo. Tailleurs tipicamente “Curiel” in tweed, soprabiti goffrati o lisci dalle linee dritte o svasate. Orli delle gonne volutamente irregolari e giochi di asimmetrie. Nel gran finale si punta sulla neve ; ispirazione che la designer ha fatto sua dopo aver letto il libro “Le cèdre du Liban” di Désirée Sadek. “Ho rapito le luci e le forme dei rami che ho fatto stampare su soffici rasi” dice la stilista. Per quanto riguarda i colori si spazia dal grigio al perla, passando per il rubino, il blu avio e l’ocra, fino ad arrivare all’oro, all’argento e al bronzo.
Photographer: Giulia Riccioni http://causticamente.blogspot.it/