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Ragazza dichiarata "cerebralmente morta" è ancora viva dopo dieci mesi e risponde alla voce del madre con leggeri movimenti di mani e piedi

Creato il 26 ottobre 2014 da Corradopenna
Ragazza dichiarata Un ennesimo caso di "morto cerebrale" che si risveglia dal coma, ne abbiamo già pubblicate molte di queste storie, col tempo che passa i casi ovviamente continuano a verificarsi. Visitate questo link per informarvi sulle altre storie: http://scienzamarcia.blogspot.com/2012/10/ragazza-danese-stava-per-donare-gli.html


La famiglia di Jahi McMath, ragazzina di 13 anni ancora in vita a distanza di dieci mesi dalla dichiarazione di morte cerebrale ha condiviso su YouTube dei video che provano la capacità della ragazza di rispondere alla voce della mamma, muovendo una volta un piede e una volta la mamma, in risposta alle richieste materne. Come leggiamo su San Francisco Chronicle, Jahi, tredicenne di Oakland (California) è entrata in coma dopo un intervento chirurgico per risolvere dei problem di apnea durante il sonno. L’intervento di chirurgia che ha rischiato di porre fine alla sua vita è stato causato dalla solita cronica iper-specializzazione della medicina moderna e della mancanza di informazione sull’importanza dell’equilibrio della microflora intestinale. 
Secondo la dottoressa Campbell, che ha già guarito diversi casi di autismo (e non solo), la condizione patologica di Jahi è da mettere in rapporto con la disbiosi (ed eventuale concomitante parassitosi) intestinale. La foto della ragazza (visibilmente in sovrappeso) sebbene non sia una prova in tal senso fa supporre un'alimentazione non certo regolata (e sappiamo bene com'è l'alimentazione dell'americano medio ai giorni nostri).

I genitori hanno tenuto la figlia nel New Jersey negli scorsi 9 mesi mentre hanno portato avanti un procedimento legale per ottenere la revoca della diagnosi di morte cerebrale (la prima richiesta del genere mai verificatasi al mondo). In caso di verdetto favorevole la ragazza potrebbe ritornare con la famiglia in California, ed avere la possibilità di ricevere assistenza pubblica.

Qui sotto i due video in questione:




La storia sopra raccontata è confermata da un articolo dell'associated press il cui titolo tradotto in italiano è Una ragazza dichiarata cerebralmente morta riaccende il dibattito sulla morte.

Nell'articolo viene specificato che 

nel New Jersey, a differenza della California,  la legge permette ai familiari di rifiutare la dichiarazione di “morte cerebrale” sulla base di motivi religiosi, e permette ai pazienti cerebralmente morti di rimanere collegati ai ventilatori.
Riguardo a tale vicenda la Lega contro la predazione degli organi e la morte a cuor battente in suo recente comunicato afferma che:
In Italia invece la “morte cerebrale” è dichiarata d'autorità sulla base di protocolli di Stato variabili su decreto del Ministro della Sanità. La persona dichiarata “morta cerebrale” è posta di fronte a due percorsi terribili: se è “donatore d'organi” muore per espianto praticato sotto farmaci paralizzanti a cuore battente, se la persona ha presentato opposizione al prelievo di organi e tessuti, viene estubata e muore per soffocamento. In quest'ultimo caso va detto che la legge non impone il distacco della ventilazione (dove è scritto?), ma è invalsa questa prassi ospedaliera automatica e crudele per ragioni medico-difensive, ovvero per impedire eventuali riprese dal coma che danneggerebbero la credibilità dei medici ed il mercato dei trapianti.
C'è un'altra forma criminale, documentata almeno da una cartella clinica, ma spesso occulta, con la quale di fronte ad una opposizione eclatante dei parenti all'estubazione, il paziente, considerato in “morte cerebrale”, è mantenuto sotto ventilazione dando l'impressione di essere curato, ma privato delle cure e della idratazione finché sopraggiunge l'inevitabile arresto cardiaco.

L'articolo dell'associated press ci informa che il neuroscenziato Philip DeFina, direttore della Brain Research Foundation (Fondazione per la ricerca cerebrale) afferma che i ricercatori della fondazione hanno nell'esaminare il cervello della ragazza con una scansione (presubilmente una risonanza magnetica) hanno trovato tracce di attività elettrica ed un'attiva circolazione sanguigna. Il cervello della ragazza appare intatto a dispetto delle previsioni che si sarebbe dovuto liquefare.


LA CBS della Bay Area (la regione metropolitana della Baia di San Francesco) in un suo servizio ci conferma quando sopra riportato, aggiungendo qualche ulteriore dettaglio (come la dichiarazione di un altro medico che la ragazza può migliorare).

Altre informazioni ed aggiornamenti li potete trovare sul gruppo facebook di chi sostiene la battaglia della famiglia affinché la ragazza continui ad essere mantenuta in vita e riconosciuta cerebralmente viva:
https://www.facebook.com/keepJahiMcmathonlifesupport

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