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Ragazza iraniana uccisa: confessano i coinquilini

Creato il 03 febbraio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

Ancora mistero sulla morte della ragazza iraniana di 29 anni il cui corpo è stato trovato in un canale al Lido di Venezia. Mahfab Ahadsavoji, questo era il nome della ragazza, è stata trovata nuda, con solo una collana al collo; l’autopsia ha in seguito chiarito come la ragazza sia stata prima strangolata e dopo gettata in acqua.

In stato di fermo con l’accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere i coinquilini della ragazza iraniana, Rajeshwar Singh e la fidanzata Gagandeep Kaur, cittadini indiani. I medici hanno stabilito che la ragazza iraniana è stata uccisa il giorno prima del ritrovamento, attorno alle ore 14.00. La ragazza era una costumista conosciuta nel proprio paese e tornata in Italia da qualche mese per seguire un corso di specializzazione all’Accademia di Brera. Secondo la testimonianza della coppia, la ragazza iraniana sarebbe stata addormentata al momento della loro uscita da casa.

Secondo quanto ricostruito la vittima avrebbe avuto alcuni problemi di denaro e sarebbe stata prossima a trasferirsi in un’altra residenza, presso un connazionale. I due sospettati sono stati avvistati dalle telecamere di sicurezza con un trolley, non ancora ritrovato, nel quale era stata messa la vittima. I due, come hanno in seguito confessato, dopo aver ucciso la ragazza iraniana avrebbero cercato di sbarazzarsi del corpo portandolo in treno fino a Lecco e cercando di gettarlo nel lago. Salvo poi ripensarci vista la presenza di gente sul luogo e ripiegando per la laguna di Venezia, nella quale appunto è stato gettato il corpo della vittima. Ancora non del tutto chiaro il movente: forse i problemi di denaro o un avance della coppia rifiutata.


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