Magazine Diario personale

Raggiungere un sogno sotto la neve

Da Fioridilylla @c_venturini

Raggiungere un sogno sotto la neve

Gennaio 2012 - La neve a Roma

Il 2012 si è aperto con la neve a Roma, un incantesimo che ha inaugurato l'anno della fine del mondo nel più bello dei modi. Non so cosa pensiate delle profezie apocalittiche, ma se tutto dovesse finire fra sette giorni io rosicherei non poco. E lo dico in dialetto romanesco proprio per farvi capire quanto mi dispiacerebbe! Insomma: tutto è partito. 
Nel giro di pochi post, è successa una magia: sono uscita dalla disoccupazione, ho un contratto (vero) e due in fase di definizione, una retribuzione per il mio lavoro, un progetto lasciato indietro, il diritto alla malattia, alla maternità. La partita I.V.A. è stata in grado di infondermi una gioia profonda e un senso di rilassamento che non provavo da anni.  E' una cosa "sicura", "stabile" più di qualsiasi altro genere di contratto (verbale) che io abbia mai incontrato in tutti quei lavori pseudo seri svolti sino ad ora.  Il mio lavoro riguarda i social media, ho l'ufficio in casa e l'ho trovato grazie agli articoli di questo blog. Non c'era annuncio, non c'era agenzia interinale. Ho sollevato un problema e la questione è stata recepita. Viaggerò molto, nel 2013 e tutto lascia ben sperare in commesse future e nuovi orizzonti. Sto scrivendo due ebook, sto studiando psicologia, sto tentando di mantenermi aggiornata sul fundraising. Sto riflettendo bene sulle modifiche relative a questo blog, sui rischi, sui costi, sulle opportunità. Il che, tutto insieme, non è facile. So che dovrò andare sotto i ferri nel 2014, ma so che potrò contare su una rete di contatti che mi aiuterà a non interrompere il lavoro nel periodo della degenza. E sono felice perché tutto questo significa che sta iniziando un nuovo capitolo. Sapete che cosa ho fatto per festeggiare? La mia vita è popolata di sogni. Sogni analizzati, sogni scritti in diari segreti, sogni mezzo realizzati, sogni che si concretizzano e... sogni animali. Ebbene. Non mi sono dilapidata nello shopping, non ho svuotato Amazon, non ho prenotato viaggi alle Maldive. Ho adottato a distanza un cane, che non può essere adottato dal vivo, ma che è un combattente tenace ed è un rottweiler. Ha affrontato malattie gravi, che lo hanno penalizzato a livello motorio e neuronale e ora sta affrontando l'ennesima patologia portata dalle zecche e attecchita su sistema immunitario fragile. Domani lo andrò a conoscere e sono impaziente, non vedo l'ora. Desidero un cane da una vita, ancora non ho le condizioni abitative adatte ad accoglierne uno (e mi dovrò trasferire di nuovo a breve), quindi ho scelto una via di mezzo. Il cane, anche se mi è a distanza, mi sta già cambiando la vita per il solo fatto che esiste, che c'è, che siamo "insieme", anche se in un modo inconsueto.  Non so se riesco a trasmettervi la gioia sincera che fluisce dentro di me. Dopo tanto lottare, dopo tante disillusioni, un punto positivo l'ho potuto mettere. Sa tanto di amore, tutto ciò. Amore per la vita, nonostante tutti i suoi tanti momenti drastici. Più passa il tempo, più comprendo che i miei migliori alleati sono stati la mia ombra e il mio istinto. E i sogni. I miei sogni  mi hanno guidata, anche se a volte mi sono svegliata nel cuore della notte ansante e spaventata, consapevole di dover tirare una linea perché rischiavo di uccidere qualcosa di prezioso dentro di me. Tutto ciò è vitale. Ringrazio tutte le persone che mi hanno sostenuto e che hanno creduto in me a tal punto da opporsi fermamente al mio propormi per lavorare nei bar o al mercato. L'aiuto che mi hanno dato mi ha permesso di realizzare il primo passo di un sogno. Li ringrazio tutti, dal primo all'ultimo. Farò del mio meglio per non gettare al vento il sacrificio di una famiglia e la fiducia dell'uomo che amo.  Per me, il 2012 si conclude con il sorriso. Dovessi morire fra 7 giorni, morirei contenta perché sono stata in grado di realizzare un sogno, assumendomi i rischi e le responsabilità del caso. Ora ne rimangono ancora molti e questo stesso raggiunto da coltivare e sviluppare in tutta la vita che contiene. Però, se non dovessi avere più tempo da vivere, saprei di non aver vissuto invano e saprei di essere stata amata veramente e molto. Saprei di aver fatto molto per me, senza aspettare solo l'aiuto altrui. Ora? Zaino in spalla e si trotta!

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