Ragnetto rosso lotta
Il ragnetto rosso è un acaro fitofago che infesta molte piante orticole e da giardino. Lo si ritrova spesso sulla soia, sui fagioli e sul pomodoro, ma anche negli agrumi, nelle piante erbacee, arbustive, in altre leguminose e nella vite. Complici i climi caldi e secchi, le infestazioni del ragnetto rosso stanno diventando una vera e propria calamità, per via degli ingenti danni qualitativi e produttivi che possono provocare alle piante. I luoghi preferiti degli attacchi sono i frutti e la pagina inferiore delle foglie, dove si annidano sia le forme mobili dell’insetto che le uova deposte dalle femmine. La lotta al ragnetto rosso prevede metodi chimici e metodi biologici o naturali. La prima usa anticrittogamici o insetticidi di natura sintetica, in questo caso si parla di acaricidi, mentre la seconda si avvale di insetti predatori dell’acaro.
Caratteristiche
Lottare contro il ragnetto rosso significa non solo eliminare gli insetti adulti, ma anche le uova e le larve. I metodi chimici o naturali cambiano in base all’entità dell’infestazione e del numero di parti vegetali attaccate. I sistemi di lotta cambiano anche in base alla specie di pianta colpita. Nella scelta dei predatori, ad esempio, bisognerà valutare proprio il tipo di pianta. I rimedi saranno diversi se la pianta colpita ad esempio è una leguminosa o una solanacea. La scelta dei rimedi incide anche sulla loro periodicità di somministrazione. Quelli chimici vanno usati solo una volta all’anno, mentre quelli naturali, anche una volta a settimana. Si ricorre ai metodi di lotta, sia chimici che naturali, quando su un campione di cento foglie sono presenti almeno 0,1 o 0,2 esemplari di ragnetto rosso.
Lotta chimica
Gli acaricidi di natura chimica vanno somministrati una volta all’anno e preferibilmente nel mese di luglio. Come detto al paragrafo precedente, si ricorre a questi prodotti quando su cento foglie sono presenti almeno 0,1 o 0,2 esemplari di ragnetto rosso, ovvero quando l’infestazione è presente in almeno il 50% della pianta. I rimedi chimici variano in base allo stadio dell’acaro. Per le uova e le forme giovanili si può usare in prodotto chiamato Esitazox, mentre per gli insetti adulti si possono usare il Propargite, il Tau-fluvalinate e l’ Endosulfan.
Lotta biologica
La lotta biologica contro il ragnetto rosso comprende la rimozione manuale dell’acaro e il ricorso a prodotti esistenti in natura o a insetti predatori. La rimozione manuale avviene in caso di infestazione limitata. In genere si procede ad effettuare copiose bagnature della pagina inferiore delle foglie. Le parti colpite possono anche essere trattate con sapone molle. Gli acaricidi predatori sono invece composti da coccinellidi, coleotteri, altri acari predatori del ragnetto rosso e funghi. Nella soia, ad esempio, si usa l’acaro antagonista Phytoseiulus persimilis, mente nel pomodoro, il fungo Beauveria bassiana. Gli interventi di lotta biologica vanno praticati con cadenza settimanale.