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Rai: Giovanna Botteri responsabile della sede di New York

Creato il 04 febbraio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano
Rai: Giovanna Botteri responsabile della sede di New YorkÈ tempo per la Rai di rimettere le mani sul Risiko dei corrispondenti. Proprio in questi giorni, infatti, il direttore generale Luigi Gubitosi ha ridisegnato la mappa della tv di Stato nel mondo. Le sedi di corrispondenza attualmente sono undici e presto - a quanto apprende il VELINO - diventeranno dodici con la riapertura della sede di Istanbul dove farà ritorno Emanuele Fiorilli. Il nuovo responsabile della sede di New York è Giovanna Botteri alla quale darà man forte (sperando che le due giornaliste trovino un po’ di feeling) Tiziana Ferrario. Una bandierina importante (visto l’approssimarsi dei Mondiali e delle Olimpiadi, e la chiusura della sede di Buenos Aires) è stata piazzata a Rio De Janeiro, affidata all’ex direttore di Rai Sport Eugenio De Paoli. A Londra invece il posto di Antonio Caprarica è preso da Marco Varvello (responsabile dell'ufficio in arrivo dalla Germania) coadiuvato da Stefano Tura. A Berlino (dove resta Gennaro Pellino) con i galloni di capo sede sbarca Nicoletta Manzione, mentre a Bruxelles il posto di Mariolina Sattanino – da mesi alla guida di Rai Quirinale – è stato preso da Alberto Romagnoli (oggi il suo primo servizio per la visita del presidente della Repubblica) che sarà aiutato da Giuseppina Paterniti e Bruno Ruffolo.
A Pechino – considerando che lo storico corrispondente Paolo Longo a giorni andrà in pensione – in arrivo (via Gerusalemme dove resta, in scadenza di mandato - Filippo Landi) Claudio Pagliara. A Parigi conferme per Antonio Di Bella (responsabile dell'ufficio) e Fabio Cappelli. Tutto fermo anche a Nairobi, dove c’è Vincenzo Nucci, a Mosca, con responsabile dell’ufficio Giovanni Masotti, e a Il Cairo dove rimane Marc Innaro. Nessuna chance di riapertura infine - causa la persistenza di esigenza di spending review – per le sedi di Nuova Delhi (battezzata nel 2007, costava circa 150 mila euro l’anno e nonostante la vicenda dei Marò non riaprirà i battenti), Beirut e Madrid.

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