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Raime, 24/1/2014

Creato il 05 febbraio 2014 da The New Noise @TheNewNoiseIt

Codalunga

Vittorio Veneto, Codalunga.

Il 2014 porta novità a Codalunga: del tutto restaurato e con dei cambi strutturali notevoli, lo spazio gestito da Nico Vascellari nel bel mezzo di Serravalle si anima di una luce chimica. Proprio i neon ci accolgono con la nuova insegna di Codalunga e un VVxHC giusto per farci capire ancora che lo spirito continua. Nuovo ingresso, nuovo bar, stessa festa. All’entrata si posiziona un grande tavolo bianco con dentro una delle opere più famose di Nico (“Nest”) e sulle pareti due “Bus De La Lum”. Qui possiamo anche trovare la magnifiche ‘zine di GGP, un’insieme di foto e collage che per la loro tematica si potrebbero definire clericalmente psichedeliche.

La saletta dove si tenevano i concerti non è cambiata: proprio qui i Raime possono esprimersi al loro massimo, perché tutte le onde che fuoriescono dalle casse vengono schiacciate e concentrate all’interno di questa stanza stretta, arrivando a noi come il rinculo di un’esplosione. Il buio e la notevole massa di suono mi stordiscono, mi portano in mondi sommersi, per la prima volta riesco ad ascoltare ciò che prima riuscivo solo a sentire: la profondità del suono che chiunque si aspetterebbe da un live dei Raime – e che spesso svanisce in delusione – qui è resa ad un ottimo livello. La loro caratteristica è la fusione per certi versi quasi paradossale (la troviamo anche in certo Lustmord) tra dub e un dark ambient in parte privo della propria componente “dungeon”: le escursioni termiche richiamate variano come i tempi battuti sotto i quali mi muovo, schiacciato dalla pressione claustrofobica del contesto. Per un’ora sono assuefatto dalla classica scaletta del gruppo inglese, che ripercorre tutto Quarter Turns Over A Living Line nell’oscurità più totale, scalfito solo dal fuoco di qualche accendino. Il ritmo fa vibrare il palazzo, la campane mi assordano e l’insieme mi trasporta e mi stupisce.

Dopo i toni più cupi dei Raime, un altro musicista elettronico inglese ci fa cambiare d’umore e ci spinge in pista: la situazione si ribalta. Mi ritrovo in mezzo al pubblico di prima, ma in un mood totalmente diverso, tutti a muoversi a tempo con la birra o Jägermeister in mano e una continua, lunatica proposta musicale da far perdere la testa. Il resto della serata non può essere raccontato…

Anche quando la musica smette, la festa continua, un grande reopening.

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