Le indagini sono iniziate dalla denuncia presentata da due sorelle romene, che si sono ribellate ai loro ”protettori”. Stanche di subire le continue vessazioni e minacce di morte da parte si sono rivolte ai carabinieri
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Treviso hanno arrestato tre persone, due uomini e una donna, per i reati di favoreggiamento e sfruttamento aggravato della prostituzione nei confronti di giovani donne originarie dell’Europa dell’est. Si tratta di Dritan Nikolli, nato in Albania, Lirim Rakip macedone coniugato e incensurato e di Alina Lenuta Cimpanu, nata in Romania.
A denunciarli erano state due sorelle romene che si sono ribellate ai loro ”protettori” e si sono rivolte ai carabinieri, stanche di subire le continue vessazioni e minacce di morte da parte degli indagati. Le due giovani infatti erano costrette a consegnare, settimanalmente, la somma di 500 euro, quale “prezzo” per occupare il tratto della strada statale “Pontebbana”, nei territori comunali di Godega di Sant’Urbano e San Fior.
Gli investigatori hanno identificato almeno altre tre donne sfruttate dal sodalizio criminale che aveva organizzato una vera e propria attivita’ di tratta e reclutamento all’estero di giovani ragazze indotte alla prostituzione in Italia, fatte giungere periodicamente presso l’aeroporto di Treviso ed alloggiate in strutture ricettive della provincia.