Magazine Cinema
1985, Akira Kurosawa.
Kurosawa si cimenta ancora col mondo feudale dell'antico Giappone. Non ho ben capito il periodo in cui la storia si svolge, ma a giudicare dal fatto che si parla di samurai direi che siamo certamente durante o dopo l'era Kamakura, quindi dopo la fine del 1100, per quel poco che mi ricordo di storia giapponese.
Questa volta però, a differenza che ne "I sette samurai", si parla esclusivamente di una famiglia regnante in un feudo, della sua sanguinosa ascesa e della sua successiva faida interna che ne causerà, con intrighi, vendette trasversali, antichi risentimenti, una fatale rovina.
La denuncia della violenza che chiama violenza, della brama di potere che genera unicamente sofferenze in un vortice infinito che non risparmia nessuno, questo il messaggio che si percepisce fin dalle prime avvisaglie di faide. Nonostante la lunghezza, non ci si annoia, il cambio di "vento" nelle vicende è continuo e senza soste in un susseguirsi che mai prevede momenti di pace.
A parte i chiari messaggi che porta con sé, siamo di fronte a un kolossal imponente. Film grandioso per costumi e scenografie, scene spettacolari di battaglie, grandissimo impegno di uomini e mezzi per la realizzazione pur senza fare pacchianate, facendo il giusto e mai dimenticando lo scopo principale. Occorre il "buon gusto" di Kurosawa, e di pochi altri, per ottenere questo effetto.
E' un'opera da imperatori.
Robydick
Edit: quanto sopra è il testo di una vecchia rece pubblicata il 12 settembre 2007. erano molto più sintetiche delle attuali... l'amico Napoleone mi ha mandato un suo contributo ben più copioso, ed è stata occasione per riproporre questo Capolavoro. Gli passo la parola
Tango Hirayama/Masayuki Yui:- “Gli uomini preferiscono il dolore per la gioia ... sofferenza più pace!”
Lord Hidetora Ichimonji/Tatsuya Nakadai -: “Il Grande Signore non va da nessuna parte da solo.
Jiro Masatora Ichimonji/Jinpachi Nezu:- “Avete rinunciato alla vostra potenza. Non avete bisogno di una scorta.”
Lord Hidetora Ichimonji:- “Solo gli uccelli e le bestie vivono in solitudine.”
Kyoami/Pita :- “Perché rimanere con questo vecchio pazzo? Se la roccia rimane sempre in piedi e poi comincia a rotolare, spostarsi lontani. Oppure si rotolerà con lui e saremo schiacciati. Solo un pazzo rimarrebbe a bordo.
Kyoami :- “L'uovo di serpente è bianco e puro. Un uovo di uccello è punteggiato e sporco.”
Lord Hidetora Ichimonji:- “Questo è un castello ... Ecco un muro.”
Kyoami :- “L'uccello ha lasciato l'uovo maculato per uno bianco.”
Lord Hidetora Ichimonji:- “Strano...”
Kyoami :- “Dalle crepe dell'uovo, viene fuori un serpente.”
Lord Hidetora Ichimonji :- “Lo spazio è vuoto sopra il muro. Perché?”
Kyoami :- “L'uccello è inghiottito dal serpente.”
Lord Hidetora Ichimonji:- “Dove sono? Chi sono io?”
Kyoami .- “Stupido uccello!”
Shuri Kurogane/Hisashi Igawa :- “Saburo non è il nostro unico nemico.”
Jiro Masatora Ichimonji :- “E allora? Se attaccano, noi reagiremo. Noi prenderemo la loro terra e allargheremo la nostra.”
Kurogane :- “Belle parole, ma con le parole non si vincono le guerre.”
Kyoami :- “L'uomo è nato piangendo. Quando ha pianto abbastanza, muore.”
Lord Hidetora Ichimonji:- “Sono perduto ...”
Kyoami :- “Tale è la condizione umana.”
Saburo Naotora Ichimonji /Daisuke Ryu:- “Esiste un traditore che tradisce se stesso?”
Kyoami :- “La mente non vede i difetti del cuore ...”
Kyoami :- “Non ci sono dei ... altri Buddha? Se esistete, ascoltatemi. Voi siete maliziosi e crudeli! Siete così annoiati che lì dovete schiacciare come formiche? E 'divertente vedere gli uomini piangere?”
Lord Hidetora Ichimonji:- “Che folle ha parlato? In che cosa consiste la mia senilità?”
Saburo Naotora Ichimonji :- “Te lo dirò. In che tipo di mondo viviamo? Sterile di lealtà e di sentirsi unico.”
Lord Hidetora Ichimonji:- “Sono consapevole di questo.”
Saburo Naotora Ichimonji :- “Quindi questo dovrebbe essere! Voi avete versato un oceano di sangue. Voi non avete mostrato alcuna pietà, senza pietà. Anche noi siamo figli di questa età ... svezzati sul conflitto e sul caos. Siamo i vostri figli, e si conta sulla nostra fedeltà. Ai miei occhi, ciò e quel che ti rende uno sciocco.”
Tango .-«Non bestemmiare contro Buddha e gli dei. Sono loro che piangono, per i delitti che gli uomini compiono per la loro stupidità, perché credono che la loro sopravvivenza dipenda dall'assassinio degli altri ripetuto all'infinito. Non piangere, il mondo è fatto così. Gli uomini cercano il dolore, non la gioia. Preferiscono la sofferenza alla pace. Guardali, questi stupidi esseri umani, che si battono per il dolore, si esaltano per la sofferenza e si compiacciono dell'assassinio! »
“Ran” (ovvero “Caos”) fu l'ultimo Kolossal in costume realizzato dal “Tenno”, ovvero “L'Imperatore” Kurosawa, grazie anche e soprattutto all'interessamento degli americani che trovarono i finanziamenti necessari per una produzione tanto impegnativa e costosa anche in termini di numero di comparse e di costumi necessari, per non parlare della necessità di girare nei pochi luoghi e castelli rimasti del periodo del feudalesimo giapponese.
La vicenda originale dalla quale Kurosawa ha tratto l'ispirazione per questo suo ennesimo capolavoro trae lo spunto dalla vita del generale Mori Motonari (vissuto nel sedicesimo secolo) e la divisione che venne compiuta tra i suoi figli del Feudo ; incredibilmente, e in completa armonia, i tre figli fecero prosperare le proprietà. Kurosawa si è chiesto cosa sarebbe accaduto se molto più banalmente non fosse andata così idilliacamente. La trama storica si fonde con la trama del Re Lear, conferendo grande originalità a questo dramma realizzato da Kurosawa (nonostante l'autore avesse ben 75 anni).
Kurosawa non circoscrive la trasposizione al solito ad una mera illustrazione calligrafica, si spinge ad indagare le ragioni profonde a causa della follia di Hidetora/Lear: quali azioni crudeli e atti malvagi avrà compiuto quest'uomo nei lunghi anni del suo regno? E' a causa delle ingiustizie e delle sopraffazioni compiute quando era un potente signore feudale che Hidetora si troverà a dover scontare quando sarà oramai solamente un misero vecchio. Kaede è certamente perfida ma ciò che la conduce alla vendetta è la sua malvagità; la propria incapacità paranoide di distinguere gli amici dai nemici, ponendo in pericolo le persone care e i suoi familiari, a causa inoltre della morte di Saburo, il dramma di Sué e Tsurumaru. Dickensianamente sono i fantasmi del passato a mordere i timorsi e a rendere folle Hidetora, che in un certo senso, è un Macbeth che è sfuggito alla pena dovuta quando era giovane. Ma non sarà solo Hidetora a dover pagare; conseguentemente “Ran” diviene una parabola sulle ingiustizie del mondo e della vita (inflitte e patite) e sulla smisuratezza di talune umane ambizioni, come del loro portato di follia.
“Ran” è oltretutto e non certo secondariamente, un portentoso e magistrale affresco visivo e immaginativo(nel quale tra le innumerevoli sequenze da manuale spicca la straordinaria, visionaria, lunghissima sequenza dell'assedio e poi della preparazione, infine dell'assalto al castello di Hidetora), e sempre supportato in maniera eccellente dalla partitura del maestro compositore fedele di Kurosawa, Toru Takemitsu.
Academy Awards,USA Anno 1986 Ha vinto il Premio Oscar per i Migliori Costumi
a Emi Wada
Nominato all'Oscar per la Migliore Direzione Artistica- Scenografia
Yoshiro Muraki
Shinobu Muraki
Miglior Fotografia
Takao Saito
Shoji Ueda
Asakazu Nakai
Miglior Regista ad
Akira Kurosawa
Amanda Awards, Norvegia Anno 1986 Ha vinto l' Amanda Awards per il Miglior film estero (Wiel utenlandske spillefilm) ad
Akira Kurosawa
Premi dellìAccademia Giapponese Anno 1986 Ha vinto il Premio dell'Accademia giapponese alla Miglior Sceneggiatura
Yoshiro Muraki
Shonobu Muraki
alla Musica per la Migliore Colonna Sonora
a Toru Takemitsu
Anche per “Himatsuri” (1985) e “Shokutaku no nai cioè” (1985).
Premio Speciale a Masato Hara.
Nomination del Premio dell'Accademia giapponese alla Miglior Fotografia
Shoji Ueda
Takao Saito
Migliore illuminazione a
Takeji Sano
Miglior Suono a
Fumio Yanoguchi
Shotaro Yoshida
Miglior attore non protagonista a
Hitoshi Ueki
BAFTA Awards Anno 1987 Ha vinto il BAFTA Film Award come Miglior Film Straniero a
Serge Silberman
Masato Hara
Akira Kurosawa
Francia / Giappone.
Miglior Make Up Artist
Meda, Shohichiro
Tameyuki Aimi
Chihako Naito
Takemizawa, Noriko
Nomination al BAFTA Film Award per la Miglior Fotografia
Takao Saito
Shoji Ueda
Migliori Costumi a
Emi Wada
Produzione miglior design
Yoshiro Muraki
Shinobu Muraki
Miglior Sceneggiatura - Adattamento
Akira Kurosawa
Hideo Oguni
Masato Ide
Premi Nastro Azzurro Anno 1986 Ha vinto il Premio Nastro Azzurro per Miglior Film
Akira Kurosawa
Bodil Awards Anno 1986 Ha vinto il Bodil come Miglior film europeo (Bedste pellicola europæiske)
Akira Kurosawa (regista)
Boston Society of Film Critcs Awards Anno 1986 Ha vinto il Premio BSFC per la Miglior Fotografia a
Takao Saito
Shoiji Ueda
e per Miglior Film.
Premi César Anno 1986 Nomination al César Miglior film straniero (Meilleur film di étranger) ad
Akira Kurosawa
Best Poster (Meilleure affiche)
Baltimora, Benjamin
David di Donatello Anno 1986 Ha vinto il David Miglior Regia - Film Straniero (Migliore Regista Straniero)ad
Akira Kurosawa
Golden Globes, USA Anno 1986 Nominato al Golden Globe Miglior film straniero per il Giappone
Independent Spirit Awards Anno 1986 Nominato con Distinzione per il Premio Speciale
Joseph Plateau Awardsa Anno 1986 Ha vinto il Joseph Plateau Award per il Miglior Contributo Artistico
London Film Critics Circle Awards Anno 1987 Ha vinto ALFS Award Director of the Year ad
Akira Kurosawa
Film in Lingua straniera dell'anno per il Giappone.
Los Angeles Film Critics Awards Anno 1985 Ha vinto LAFCA Award Miglior film straniero ad
Akira Kurosawa
Insieme con “La Historia Oficial” (1985).
Miglior Musica
Toru Takemitsu
2 ° posto LAFCA Award Miglior Regista ad
Akira Kurosawa
Mainichi Film Concours Anno 1986 Ha vinto il Mainichi Film Concours come Miglior Regista ad
Akira Kurosawa
Miglior Film
Akira Kurosawa
Miglior attore non protagonista
Hisashi Igawa
Anche per "Tampopo” (1985).
National Board of Review,USA Anno 1985 Ha vinto NBR Award per Miglior Regista
ad Akira Kurosawa e per
Miglior Film Straniero
Giappone. National Society of Film Critic Awards Anno 1985 Vincitore del Premio NSFC Nelle Categorie:
Miglior Fotografia
Takao Saito
Miglior Film
2 ° posto Premio NSFC Miglior Regista
Akira Kurosawa
Miglior attrice non protagonista
Mieko Harada
New York Film Critics Circle Awards del 1985 Vincitore del Premio del NYFCC come Miglior Film Straniero
San Sebastian International Film Festival del 1985 Kurosawa vinse il Premio OCIC.
Le diverse centinaia di costumi sono stati tutti creati a mano, un processo che ha richiesto due anni.
Il castello distrutto nel mezzo del film è stato appositamente costruito sulle pendici del Monte Fuji e poi bruciato. Nessuna miniatura è stata utilizzata per questo segmento, anche se un effetto ottico di un altro castello bruciato è stato utilizzato nel finale.
Kurosawa realizzò il precedente capolavoro “Kagemusha -L'Ombra del guerriero” ('80) come “prova generale” di questo. Trascorse dieci anni disegando storyboard per ogni scena del film come fossero dipinti. L'insieme risultante di immagini è stato pubblicato con la sceneggiatura.
La storia è stata ispirata da leggende di samurai, ma attinge anche molto dal “Re Lear” di William Shakespeare.
A differenza di molti altri personaggi del film, il personaggio del buffone, Kyoami ( interpretato da Pita), non ha alcun fondamento storico in Giappone. La posizione più simile nei confronti di un signore della guerra storica giapponese sarebbe di una pagina, ma sarebbe di una responsabilità molto diversa. Piuttosto Kyoami si basa sui giullari pazzi del Medioevo europeo e, naturalmente, sul personaggio di Shakespeare del Matto dal "Re Lear".
La moglie 39enne di Kurosawa, Yoko Yaguchi, è morta durante la produzione di questo film. Kurosawa ha fermato le riprese per un solo giorno a piangerla prima di riprendere il lavoro sulla fotografia.
Quasi tutto il film è girato in campi lunghi e c'è un solo primo piano quando La Signora Kaede si presenta con la testa della statua di una volpe.
Una scena che ha richiesto un intero campo da spruzzare d'oro è stata girata ma poi lasciata fuori dal film.
Ran, generalmente tradotto dal giapponese, significa 'caos' o 'rivolta'.
Kurosawa cominciò a scrivere il film 10 anni prima della sua uscita e ha detto che non era originariamente stato pensato per essere basataosu "Re Lear", ma è venuto ciò durante il processo di scrittura.
La vista di Kurosawa si è deteriorata quasi completamente durante le riprese di questo film. Poteva solo girare con l'aiuto dei suoi assistenti, che hanno usato i suoi dipinti storyboard come linee guida.
La pellicola ha utilizzato circa 1400 comparse (furono fabbricate 1400 armature, disegnate da Kurosawa ) e 200 cavalli. Un certo numero di cavalli dovette essere importato dagli Stati Uniti. Kurosawa ha utilizzato le comparse e cavalli in modo così efficiente che, quando il film era pronto per la premiere, sui giornali in Giappone ci sono stati vari reportage sulle migliaia di comparse e cavalli che furono utilizzati per mettere in scena le battaglie.
Dato che l'attore Tatsuya Nakadai era di decenni più giovane del personaggio di Hidetora, indossava un pieno trucco facciale che richiedeva quattro ore di applicazione.
La Criterion ha fatto uscire “Ran” in Blu-ray R1, che ha fatto di questo il primo Kurosawa pellicola pubblicato su Blu-Ray in America. Ma la Criterion perso i diritti per il film all'ultimo minuto ed è stata lasciata in grado di farlo uscire, andando però immediatamente fuori catalogo, come tutte le precedenti edizioni su dvd. Di conseguenza, il Blu-ray pubblicato sempre dalla Criterion di Kagemusha è diventato il primo film di Kurosawa pubblicato su tale supporto ad alta definizione negli Stati Uniti. Tuttavia, “Ran” è stato poi fatto uscire in America come parte della Collezione Studio Canal, distribuita dalla Lionsgate.
“Ran” è stato l'ultimo film di June Tazaki.
Napoleone Wilson
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