Complice il clima favorevole di questo mese, e grazie all’intraprendenza degli organizzatori Cicli Turri, anche ieri abbiamo potuto pedalare in compagnia di tanti amici vecchi e nuovi, lungo un suggestivo percorso che si snodava nei boschi tra Gallarate e Abbiategrasso. Finalmente un popolo di reclinati provenienti da tutto il nord Italia si è presentato alla partenza, mai così numeroso! Durante il pasta party, così tante reclinate parcheggiate in bella vista, hanno rapito l’attenzione generale, senza distinzioni tra marche diverse, di forme e geometrie differenti.
Finalmente una manifestazione con un costo di iscrizione alla portata di tutti (10 euro per la 50 km). Certamente la formula vincente di questa “Randonnee delle foglie morte” è stata la scelta tra 3 percorsi di 50, 100 e 200 km che ha permesso a tutti di sperimentarsi (qualcuno anche per la prima volta) in una Randonnee. Rotti gli indugi, comprensibili per chi è alla prima esperienza, l’augurio per la prossima stagione è che possiamo ritrovarci ancora così numerosi (e ancora di più) in occasione delle manifestazioni cicloturistiche più popolari, come la Nove Colli, ed il Circuito Romagnolo che premierà anche quest’anno i partecipanti con biciclette reclinate.
Complimenti vivissimi agli amici che hanno partecipato pedalando comodamente per 50 km su una reclinata, per la prima volta!
Francamente il nome scelto per questo evento mi pare poco fortunato, e piuttosto che “foglie morte” suggerisco agli organizzatori “foglie secche” ma anche “Randonnee delle Frecce Perdute” considerato che come noi, la maggior parte degli amici incontrati sulla via del ritorno si era perso, e girovagava senza senso alla ricerca di una indicazione per giungere all’arrivo. Adesso ho capito l’etimologia della parola Randonnee, forse deriva da Random, che significa “in modo casuale”.
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake