Due ranger morti in poco più di un mese nel parco nazionale più antico d’Africa, a seguito di scontri a fuoco con i ribelli nella Repubblica Democratica del Congo.
Prima Kasereka Sikwaya, conosciuto come Timor, e ad inizio agosto Easter Ishara Birindwa, entrambi uccisi nel Virunga National Park, che ospita i famosi gorilla di montagna e ove hanno perso la vita ben 140 ranger in questi ultimi anni.
Ranger Easter Ishara Birindwa
I ribelli armati Mai Mai, uno dei tanti gruppi paramilitari che infestano il nord Kivu, attaccano le posizioni dei ranger per prendere il controllo del Lago Edward nel centro del parco, probabilmente per il trasporto e l’accesso alla pesca illegale.
Il Virunga, anche sito UNESCO Patrimonio dell’Umanità, è una delle più zone contese sulla terra ed è stata al centro di guerre civili della RDC per decenni. I conflitti hanno decimato la popolazione dei gorilla – quelli della RDC vivono esclusivamente nel Virunga e rappresentano la metà di quelli ancora esistenti sul pianeta – e danneggiato le comunità locali.
Eppure, grazie all’impegno dei ranger si sta assistendo ad una rinascita. La popolazione dei gorilla ha raggiunto le 880 unità.
Ma le recenti violenze e la perdita di uomini coraggiosi e preparati al contatto con i gorilla e alla loro tutela sono una minaccia che impone degli interrogativi sulla sicurezza del parco e sul futuro dei primati.
De Merode, il direttore del parco, ha partecipato ai funerali di 22 ranger dalla data del suo insediamento. “È la parte più difficile del mio lavoro” ha dichiarato. “In qualità di loro comandante, mi sento responsabile. Purtroppo questi incidenti si stanno ripetendo troppo spesso e i media non hanno interesse per il conflitto in corso nella Repubblica Democratica del Congo”.
“La vera causa di tutto – ha sottolineato De Merode – è lo sfruttamento illegale delle risorse naturali del Virunga, che purtroppo serve a finanziare le milizie e la guerra civile che ha causato oltre sei milioni di morti”.
La storia delle risorse del Virunga, in particolare del petrolio, è stata seguita dalla campagna globale del Wwf e narrata nel documentario Virunga, prodotto da Leonardo Di Caprio, che hanno denunciato al mondo intero la vergogna della Soco – compagnia petrolifera con sede a Londra -. Nel Virunga avevano intenzione di estrarre l’olio nero, col pericolo di inquinare il Lake Albert e il vicino Lake Edward, da cui traggono sostentamento 50mila famiglie di pescatori. Le denunce hanno bloccato il progetto, ma pare che il governo stia studiando di ridisegnare i confini del parco per permettere alla Soco di lavorare.
E i gorilla avranno sempre meno spazio e meno tutori…