Strano destino quello del Napoli. Mentre il resto d’Italia denigra Partenope per il sua presunta malsana puzza di fogna, gli azzurri potrebbero portare nella case e nelle televisioni dei loro concittadini un inebriante profumo d’Europa.
A dirlo la classifica del Ranking UEFA, il sistema utilizzato dal massimo organo sportivo europeo per determinare, nell’ambito del vecchio continente, quante squadre per nazione possono avere accesso all’Europa League e alla Champions.
Il coefficiente UEFA è determinato dai risultati sportivi raggiunti dalle compagini impegnate nelle predette competizioni nell’arco degli ultimi 5 anni. In pratica, ogni vittoria vale 2 punti, ogni pareggio 1 (metà per preliminari e spareggi). Il punteggio totale per nazione si ottiene, però, sommando ai punti conquistati da ogni squadra un coefficiente fisso, pari al 20% per stato. Ciò vuol dire che se l’Italia in un anno racimola 10.000 punti, il 20% di tale cifra viene distribuito a tutte le altre squadre del campionato italiano, anche se hanno giocato solo in campionato.
Nella classifica generale il nostro Bel Paese è quarto, ma in quella annuale è attualmente terzo. Merito di un’ottima stagione europea. Il 5+1 messo a segno dalle nostre eurosquadre sin qui è un tesoretto che bisogna custodire gelosamente in chiave Ranking.
E’, infatti, vero che nella classifica assoluta la serie A (66,010) attualmente arranca alle spalle di Spagna (94,856), Inghilterra (80,105) e Germania (78,129), ma in proiezione 2016-2017 potremmo seriamente insidiare gli uomini della regina, attualmente secondi.
Ciò grazie ai 14,500 punti raccolto dalle italiane quest’anno, che sono inferiori solo ai 15,071 della Spagna e ai 14,571 della Germania. L’Inghilterra, invece, ci rende addirittura 1,215 punti (è quarta con 13,285) e le altre sono staccatissime. La Francia del ricco Psg, per esempio, è ferma a quota 10,583, mentre il Portogallo è addirittura a 8,750 superato anche dalla Russia (9,166).
Un divario che potrebbe ampliarsi nelle prossime settimane, perché al momento restiamo l’unica nazione a contingente pieno (6 su 6), mentre le altre hanno perso per strada molti pezzi: l’Inghilterra ne conserva 3 su 7, la Germania 4 su 7, la Francia 2 su 6 e i lusitani il solo Porto sulle 6 di partenza. Siccome ogni risultato, bonus e punteggio – come detto – va diviso sempre e comunque per il numero di squadre iniziali, è evidente che il vantaggio di cui godiamo in questo momento è consistente.
E lo sarà sicuramente ancor di più nelle prossime due stagioni. Dovendo prendere in considerazione gli ultimi 5 anni, l’Inghilterra infatti non potrà più contare sui punteggi ottenuti nelle stagioni 2010-2011 e 2011-2012, tra le migliori della sua storia e tra le peggiori di quella italiana. Perderà così ben 10,679 punti. Tutto a nostro vantaggio.
Per provare l’assalto finale, però, è fondamentale andare il più avanti possibile sia in Champions che in Europa League. E qui entra in scena l’undici di Benitez. Ieri, infatti, il Toro e l’Inter hanno seriamente compromesso l’accesso ai quarti della vecchia Coppa Uefa, a causa delle loro sconfitte, rispettivamente 2-0 contro lo Zenit e 3-1 contro il Wolfsburg. Higuain ha, invece, gelato gli iniziali bollenti spiriti della Dinamo Mosca (passata in vantaggio dopo 2′) con una fantastica tripletta.
Aspettando il ritorno di Champions della Juve a Dortmund, è presumibile quindi che delle 5 italiane in corsa in Europa League accedano ai quarti in due, complice anche il derby Fiorentina-Roma (ieri 1-1). A quel punto se l’Italia vorrà tornare ad avere 4 squadre nella vecchia Coppa dei Campioni dovrà tifare per la Vecchia Signora, per una tra i giallorossi e i viola e per il Napoli. Tra l’altro per i bookmakers la squadra di De Laurentiis è la più accreditata alla vittoria finale. E chissà che anche il resto d’Italia non decida di fare di necessità virtù, in fondo per un posto in più in Europa un po’ di puzza si potrebbe anche sopportare.