Magazine Bambini
A volte rimpiango di non avere la possibilità di fare un salto al bricolage per procurarmi la materia prima per i miei lavori, specialmente quando ne ho poca, o quando non trovo l’adatto corrispondente all’idea che ho in testa. Perché è così: i miei materiali sono già pezzi unici, hanno già una loro forma e una storia (che io posso sono immaginare).
Sometime I regret not being able to simply step-by a DIY shop to get the material I need for my artworks, especially when I don’t have much left, or when I cannot find the right shape for I have in mind. That’s the way it is: my raw materials are already one-of-a-kind, they already have their own shape and their own story (that I can just imagine).
Non ho sempre una grande scelta di pietre adatte alla pittura ma, come spesso accade, quel che può apparire come un limite di questo materiale rappresenta anche il suo più grosso fascino; un sasso non è un foglio bianco, ha da dire la sua su quel che sarà il suo tema e il risultato finale. È un po’ come scrivere in endecasillabi: può sembrare un modo inutile di confinare la propria creatività, ma sono proprio quei confini a spingere alla ricerca di nuove soluzioni.
I don’t always have a big choice of stones, but what seems to be the biggest problem - that’s the truth - is in reality the most fascinating side of this media; a stone is not a white sheet of paper, it has its own view on the topic and its final outcome. It is like writing poetry in rhymes: it may seem a useless boundary to creativity, but it is thanks to these boundaries that an artist is forced to look for new solutions.
Chissà poi se esiste, il destino; fatto sta che lascio spesso che sia il caso a indicarmi la strada. Per caso ho dipinto le prime pietre, per caso ho dipinto una prima casetta, per caso non sono riuscita a lasciare un pezzo di coccio ritrovato sulla riva lì dove il mare lo aveva depositato. Lo scorso inverno ho provato a dipingerlo, e mi è venuta voglia di farlo ancora. Ho dovuto aspettare per rivedere il mare, e quale è stata la mia sorpresa quando il primo coccio che ho raccolto, io che pian piano vorrei dipingere tutte le fiabe, era proprio la torre di Raperonzolo… chissà se è veramente il caso. Forse dovrei chiamarla semplicemente ‘ispirazione’.
I wonder if fate exists; I let chance often guide me. It just happened that I painted my first stones, then my first miniature house, it just happened that I found some beach pottery and wouldn’t leave it were the sea laid it down. Last winter I tried to paint it, and felt like I wanted to do it again. I had to wait before seeing the sea again, and what was my surprise when I recognised in the first broken tile I collected Rapunzel's tower – and I’d love to paint all the fairy tales, little by little… I wonder if I should call it fate. Maybe I should just call it ‘inspiration’.
Quando si crea costantemente, con il tempo vengono fuori elementi ricorrenti e linee d’ispirazione. Ci sono delle costanti che si declinano, e quello è lo stile. Rose e edera rampicanti, finestre, uccelli bianchi, figure femminili dagli occhi affilati. E poi ci sono gli elementi che evolvono, come può essere in questo caso la scoperta di un nuovo materiale, che mi piace ancora di più perché mi riporta a uno dei temi principali di questo blog, il riciclo creativo.
If you focus on creating, you’ll find recurring patterns and streams of inspiration. The constant elements inflecting, that’s the style. Climbing roses and ivy, windows, white birds, ladies with long sharp eyes. And on the other side there is what evolves, like in this case - the discovery of a new media. I am so fascinated by beach pottery also because it takes me back to a main topic of this blog: the creative recycling.
Per me era importante tornare al tema del riciclo in modo non banale. Io non sono affatto contro il continuo sbocciare di nuovi negozi di handmade, e in questo credo di essere più tollerante di molte colleghe. Credo che ognuno abbia il diritto di provare, e meriti rispetto anche solo per aver avuto il coraggio di farsi avanti. Il fatto a mano va rispettato e diffuso, e ogni voce in più aiuta a farlo conoscere. Quello che non mi piace però è trovare spesso le stesse cose, le stesse tecniche declinate negli stessi oggetti, gli stessi colori, le stesse fantasie. Mi piacciono le persone e gli artisti che hanno una voce propria, e mi sono resa conto vivendo il settore del fatto a mano che si può parlare attraverso qualsiasi materiale. Tutte le altre, sono solo copie.
For me it was really important to get back to recycling, and not in an ordinary way. I am not against the continuous bloom of new handmade shops - unlikely most of my ‘colleagues’, I would say. I believe that everyone has the right to take his chance, and that he deserves respect for the reason alone that he had the guts to try. Moreover, handmade needs respect and knowledge, and each and every voice helps its diffusion. On the other hand what I don’t like is to find so often the same things, the same techniques inflected in the same ways, the same colours, the same designs. I love people and artist who have a own voice, and living the ‘handmade world’ I realised how much you can express yourself through whatever material. All the others, are just copies.
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