Rapiti due sacerdoti italiani e una suora canadese in Camerun
Diocesi di Maroua, nel nord del Camerun, a pochi chilometri dalla frontiera: due sacerdoti di Vicenza, Gianantonio Allegri e Giampaolo Marta sono stati rapiti da uomini armati nella notte tra venerdì e sabato. Con loro è stata sequestrata anche una suora canadese di 80 anni.
« Sono stati portati via da persone armate e non incappucciate», hanno raccontato don Maurizio Bolzon e don Leopoldo Rossi, gli altri due sacerdoti vicentini presenti nella diocesi.
Armati, a bordo di auto, i sequestratori hanno fatto irruzione intorno alle due di notte nelle case dei sacerdoti e delle suore, hanno messo a soqquadro tutto e portato via i tre religiosi. Il gruppo ha portato via solo i bianchi e non le suore camerunensi . I due testimoni hanno anche riferito di aver ricevuto durante la notte una telefonata concitata dalla parrocchia di Tche’re.
Benchè l’atto non si ancora stato rivendicato, non si esclude che i sequestratori siano terroristi islamici di Boko Haram, attivi nel nord della Nigeria, che hanno sconfinato in Camerun. Di questa idea è fermamente convinto padre Henri Djonyang, vicario generale della diocesi di Maroua-Mokolo, che comunicato questa sua certezza alla France Presse. « E’ una brutta storia», ha aggiunto.
Marta è nel paese africano da oltre sei anni, Allegri era arrivato lì da solamente un anno, ma in passato aveva vissuto in Camerun per circa dieci.
L’unità di crisi della Farnesina si è messa immediatamente in moto, in coordinamento con l’ambasciata d’Italia a Yaoundé. Il ministro degli Esteri Federica Mogherini, sta “seguendo personalmente la vicenda” alla quale, attraverso l’unità di crisi, dedichiamo la massima attenzione”, ma “con il massimo riserbo” per non mettere a rischio il lavoro di queste ore.
Sempre stando alle testimonianze dei religiosi presenti, le condizioni dei tre rapiti potrebbero essere buone”Stanno bene” dicono, rilevando come nel corso del sequestro, fortunatamente, nessuno sia stato ferito.