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Rassegna F1 2012 | La Red Bull

Da Carlo69 @F1Raceit
Paddock Vettel_campione

Published on gennaio 15th, 2013 | by Carlo Di Berardino

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Milton Keynes, 15 gennaio 2013 – E sono tre. Tre titoli in tre campionati. Difficile fare una “review” di un’altra stagione cosi brillante per la Red Bull.

Le premesse per dominare c’erano tutte sin dai test pre campionato, anche se poi le prime gare della stagione non sono state esattamente brillanti come si sperava, sia per problemi di bilanciamento della monoposto sia per problemi di affidabilita’.

Ma parlare della stagione della Red Bull non puo’ prescindere dal parlare di Sebastian Vettel. Soprattutto e’ interessante notare come Vettel sia riuscito a dividere l’opinione pubblica. Alcuni dicono che sia il miglior pilota che sia mai apparso sulla griglia di partenza di un campionato di Formula 1. Altri  dicono che i suoi tre titoli sono dovuti solo al fatto di guidare la miglior monoposto in circolazione, grazie al genio di Newey. Indubbiamente questo ha aiutato molto Vettel, ma e’ anche vero che da che mondo e’ mondo il miglior pilota normalmente finisce sulla miglior macchina. Certo che una volta che ci sono saliti sta a loro dare i migliori risultati ed indubbiamente Vettel ci e’ riuscito.

A Vettel piace mettere la monoposto in pole position e vincere da li, ma ha anche dimostrato quest’anno di sapere vincere da qualunque posizione partisse. Certo, per esempio, ad Abu Dhabi la safety car lo ha aiutato e non poco, pero’ e’ anche vero che guidare in quel modo partendo dalla pit lane e’ una cosa che testimonia la sua abilita’ e la tenacia di arrivare piu’ in alto possibile. Qualcosa che e’ riuscito a fare sia a Spa che durante il decisivo Gran Premio del Brasile.

Comunque la pensiate su Vettel gli va riconociuto un carattere incredibile, assolutamente concentrato in quelli che sono i suoi obiettivi. L’unica cosa che possiamo rimproverargli quest’anno e’ stato il modo con il quale ha apostrofato Karthikeyan dopo la gara della Malesia. Ma se dobbiamo domandarci se ha meritato il titolo, la risposta non puo’ essere che affermativa. Certo aveva un monoposto piu’ veloce della Ferrari di Alonso, ma non e’ stato il piu’ veloce durante tutta la stagione. Inoltre la Red Bull si e’ dimostrata una delle monoposto piu’ fragili sulla griglia di partenza, basta vedere cosa e’ successo a Monza e a Valencia.

L’altra faccia della medaglia e’ rappresentata da Mark Webber. Un pilota che oramai rappresenta la classica seconda guida, anche se l’inizio della stagione deponeva a suo favore, proprio in un momento in cui la Red Bull sembrava avere qualche problema di bilanciamento. Questo almeno fino alla gara in Bahrain, quando la Red Bull ha introdotto la prima serie di aggiornamenti che hanno permesso a Vettel di riprendersi il ruolo che gli spettava, e cioe’ quello di competere per il titolo mondiale. A dire il vero sembrava che anche Webber potesse avere qualche possibilita’, dopo le vittorie a Monaco e a Silverstone, ma alla fine, una serie di risultati deludenti ed all’ombra del compagno di squadra, lo hanno fatto inevitabilmente ritornare nei ranghi della seconda guida. Gli unici risultati decenti della seconda parte della stagione, due podii in Corea ed India ed un quarto posto in Brasile.

Curioso vedere che in Red Bull, se Vettel ha avuto problemi a Valencia ed a Monza, a tutti e’ sembrato che quasi ad ogni gara Webber abbia avuto problemi con il KERS, quasi che solo il KERS dell’australiano potesse rompersi.

Per concludere la Red Bull, certamente con uno dei budget piu’ alti in F1, ha dimostrato come si possa trasformare un team di F1 da meta’ classifica ad assoluto protagonista di questa decade di Formula 1. La capacita’ di Horner di tenere unito il team e due teste pensanti come Vettel e Webber, ma soprattutto il contributo del genio di Newey, hanno reso la squadra di Milton Keynes praticamente imbattibile.

Il 2013 si presenta ancora una volta con loro tra i protagonisti. Una certa stabilita’ dei regolamenti e le invenzioni di Newey faranno si che ancora una volta troveremo la Red Bull li in alto, a lottare per difendere i titoli conquistati nel 2012.


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