Published on dicembre 15th, 2012 | by Carlo Di Berardino
0E’ stata una stagione di luce ed ombre quella che ha caratterizzato quello che e’ ufficialmente il secondo team italiano della Formula 1 e cioe’ la Toro Rosso.
La stagione era cominciata tra le polemiche soprattutto per la maniera con cui la Red Bull, sorella maggiore della Toro Rosso, aveva gestito il ricambio dei piloti, facendo debuttare due quasi esordienti come Ricciardo e Vergne. Le polemiche si riferiscono ovviamente alla maniera in cui Jaime Alguersuari e Sebastian Buemi furono mandati a casa, con un preavviso minimo.
Un altra partenza eccelente e’ stata quella di Giorgio Ascanelli, direttore tecnico, che ha lasciato il team romagnolo a cavallo dell’estate. La partenza di Ascanelli ha visto poi l’arrivo di James Kay, progettista inglese inventore della monoposto Sauber del 2012 e considerato da molti come una sorte di erede di Adrian Newey.
La stagione della Toro Rosso era cominciata benissimo con punti nei primi due Gran Premi. E’ poi seguita una serie di prestazioni negative che hanno lasciato il team di Faenza all’asciutto di punti per ben 9 gare. La Toro Rosso dovra’ attendere infatti il Gran Premio del Belgio per rivedere qualche punto. Una seconda meta’ della stagione indubbiamente piu’ promettente e sulla quale in parte si e’ sentita l’influenza di Kay, soprattutto nella maniera in cui veniva gestiti gli aggiornamenti e le strategie.
Anche i due piloti non sono sempre sembrati all’altezza della situazione. Ricciardo ha avuto una stagione alla fine discreta, considerando che aveva avuto solo una serie di gare con la defunta HRT l’anno prima, mentre Vergne si e’ dimostrato piu’ veloce in gara che in qualifica, raramente riuscendo a superare Q3.
Se dovessimo sintetizzare in poche parole la stagione della Toro Rosso si potrebbero usare le parole recentemente usate dal grande boss della Red Bull, Mateschitz, il quale ha fatto pressione affinche’ le cose migliorino, pur non aspettandosi gli stessi risultati della Red Bull.
Sicuramente un campanello d’allarme per il team di Faenza, anche perche’ sono aumentate le voci che vorrebbero il team venduto alla Aabar, fondo di investimento di Dubai e gia’ azionista del team.
Per il 2013, la Toro Rosso si aspetta grandi cose da James Kay, forse al pari di quanto fatto in Sauber, mentre ha deciso di tenersi sia Ricciardo e Vergne. Se le cose si ripeteranno, e’ probabile che, a meno che non arrivino risultati importanti che portino uno dei due in Red Bull, potrebbe essere il loro ultimo anno in Toro Rosso.