Rassegna stampa
Da Valeriano
Ciao a tutti e a tutte.
Non abbiamo ancora fatto in tempo a digerire le emozioni (positive) che ci derivano dalla partecipazione al Gay Pride di Milano di sabato, che ci ritroviamo alle prese con le emozioni (negative) che ci derivano da un intervento pubblicato sul quotidiano LIBERTÀ il giorno dopo.
Di quale intervento stiamo parlando? Potete leggerlo anche voi qui di seguito.
L'intervento, di per sè, non fa altro che riflettere un certo tipo di mentalità - peraltro ancora troppo diffusa - e quindi non è particolarmente sconvolgente. La cosa davvero sconvolgente, secondo noi, è che l'unico quotidiano della città abbia dato spazio ad interventi come questo, guardacaso nei giorni in cui tutto il mondo si celebra il Gay Pride, senza peraltro prendersi la briga di raccogliere opinioni diverse. Certo noi possiamo rispondere a tono, e guadagnarci - generalmente - un piccolo spazio nella rubrica della posta, ma un giornale serio dovrebbe dare modo di confrontare due punti di vista diversi nello stesso momento, perchè altrimenti c'è il rischio che chi legge solo interventi come questo (o - eventualmente - solo la nostra risposta), non si faccia un'idea complessiva. La libertà di opinione è sacrosanta, ma questo ci sembra qualcos'altro. Altrimenti LIBERTÀ dovrebbe essere coerente e dare spazio agli interventi dei nostalgici nazifascisti nel periodo della Giornata della Memoria, cosa che - ovviamente - non fa. La cosa davvero irritante, però, è che su LIBERTÀ non viene fatta menzione delle 50.000 persone (tra le quali c'erano anche tanti piacentini e piacentine) che si sono ritrovate a marciare a Milano, quasi come se si trattasse di un altro pianeta, di cui ai piacentini non dovrebbe interessare niente, anche se la guida Michelin segnala che fra Milano e Piacenza ci sono solo 70 km.
Strategia comunicativa? Linea editoriale? Incompetenza?
In ogni caso pessima figura per la stampa locale.
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