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RASSEGNA STAMPA/ Media e dolore: Chi l’ha visto? #1

Creato il 10 ottobre 2010 da Iltelevisionario
RASSEGNA STAMPA/ Media e dolore: Chi l’ha visto? #1

Orrore. Orrore. Orrore televisivo senza giustificazioni, peggio di qualsiasi Porta a porta Quarto grado Matrix su Cogne e delitti similari. L’altra sera, mentre si consumava in diretta l’epilogo della vicenda dilaniante di Sarah Scazzi a Chi l’ha visto? su Raitre, ero purtroppo in tutt’altre faccende televisive affaccendato. La mattina me ne è arrivata prontamente notizia da amici e conoscenti, prima che da giornali e tg. Ovviamente ho recuperato e visionato con attenzione la registrazione. La differita non ha sottratto nulla in termini di tensione per quanto accedeva davanti alle telecamere. Rispetto ad altri programmi, Federica Sciarelli aveva una protagonista del fatto di sangue lì presente, in collegamento, a tiro di microfono, mentre tutto accadeva. La telecamera ne documentava lo smarrimento di fronte all’incalzare delle notizie, dapprima confuse e poi chiarissime. Già una madre non dovrebbe mai vivere i giorni della scomparsa e della perdita di una figlia, figuriamoci se è ammissibile che sia la televisione a darle la notizia, ex abrupto, in diretta, con milioni di telespettatori che ne scrutano il volto corroso dall’insonnia, dal dolore, dall’ansia. La conduttrice non ha gestito l’emergenza, l’incalzare degli accadimenti, con la freddezza e la lucidità di chi con responsabilità guida due ore di diretta settimanale, in prima serata, incentrati su temi tanto delicati. Per lunghi minuti ha tenuto la platea sotto stress, facendo salire l’attesa, rimbalzando dai siti dei quotidiani all’evocazione dei lanci d’agenzia di cui veniva a conoscenza. La madre di Sarah guardava sgomenta, senza parlare, senza quasi riuscire a rispondere neppure a chi le comunicava al cellulare il cedimento del cognato, per sua ammissione assassino e stupratore della ragazzina. La voglia di scoop ha prevalso sulla sensibilità nei confronti di una signora che in quel momento aveva un’atroce conferma: non avrebbe mai più visto la figlia viva. Interrompere il collegamento con lei, ormai afasica; lasciare spazio agli inviati, trovare un interlocutore tra gli inquirenti o i giornalisti pugliesi: ogni cosa anziché tenere in onda il ritratto realistico della pietà materna. Sciarelli si è invece distratta, inebriata dallo scoop che le pioveva sulla testa. Diciamo anche questo, infatti, fortuna ha voluto che la confessione dello zio avvenisse in sincronia con la diretta di Chi l’ha visto? al contrario sarebbe stata una sonnacchiosa puntata di riepilogo dei fatti. In ogni caso, lo scoop c’è stato ed è tutto di Federica Sciarelli e della sua redazione. Come pure il primato dell’orrore. Hanno messo la firma e la faccia su un momento di tv che ricorderemo con raccapriccio. Sia chiaro, non ho percepito morbosità da parte della conduttrice, ma l’incapacità, la superficialità, l’intempestività diventano altrettanto dolose sul piccolo schermo. La storia ce ne dà conferma. Qualcuno ha, con ragione, evocato l’episodio di Vermicino, e stabilito una similitudine tra il Chi l’ha visto? in questione e l’infinita diretta su Alfredino Rampi caduto in un pozzo e poi morto nel lontano 1981. La pagina più oscura della storia del giornalismo in Italia, quando il tanto millantato dovere di cronaca fece strame e spettacolo di tanto dolore. Ne deduciamo, ed è grave, che la televisione e i televisivi non fanno esperienza degli errori commessi. Anzi ieri la Sciarelli è stata in tournèe da Costanzo e Mentana a prendersi la dose di applausi e pacche sulle spalle. Anche questo poteva evitarlo.  [E' la tv, bellezza! di Mariano SabatiniTiscali.it]



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