Ravelli smentisce Bordi sui dati dell’inquinamento Tamoil: la sentenza farà chiarezza

Sergio Ravelli ha dedicato una vita ormai alle battaglie civili. Il suo partito radicale ha contributo di persona a fondarlo, raccogliendo firme e parlando di giustizia ai cittadini, promuovendo referendum e momenti di partecipazione. C’è qualcosa che ispira grande rispetto per un modo così serio di impegnarsi in politica, che si sia d’accordo o no.
Durante la commissione vigilanza di oggi, convocata dal presidente Giovanni Gagliardi per la necessità di capire che cosa farà il Comune in caso di sentenza sfavorevole alla Tamoil, Ravelli avendo avuto accesso alla perizia della parte civile (368 pagine), ha distrutto le tesi di Bordi, sostenute a gran voce dal giornale di carta.
Altro che acqua limpida. Aspettate la sentenza e vedrete che disastro.
Non prendiamo per sentenza questa smentita, che cancella semmai l’assoluzione concessa da Bordi alla Tamoil. Anche la Bissolati ha subito comseguenze, con una perdita di soci iscritti.
Se qualcuno può parlare per Cremona sono le parti civili, ovvero Gino Ruggeri, radicale presidente dell’associazione Welby, oltre al Dopolavoro ferroviario…. Bordi sarà testimone chiamato da Tamoil. Ravelli sostiene che i dati Arpa non sono attendibili. Già l’Arpa non è stata credibile in occasione delle rilevazioni per la realizzazione della discarica di Cappella Cantone: non precipitiamo però sentenze. Semmai domandiamoci se noi siamo in vendita, se possiamo subire malie e fascinazioni, espropriati di noi stessi, come il Comune succubo di Tamoil e di Arvedi. Anni di sottomissione. Possiamo sentirci liberi? Possiamo guardare finalmente oltre l’economia orrenda del petrolio? C’è una sfida che riguarda il Comune, ormai schiacciato dai potenti da tanto tempo, e una sfida che riguarda ogni persona.