Prima di allontanarci da questa zona proseguiamo lungo via di Roma, sempre sulla sinistra incontriamo il cosiddetto Palazzo di Teoderico. Secondo alcuni studiosi l’edificio sarebbe il resto di un corpo di guardia al palazzo quando questo era abitato dagli esarchi.
Secondo altri, invece, si tratterebbe dei resti dell’atrio della chiesa di San Salvatore ad Calchi. Probabilmente prima qui sorgeva il Palazzo di Teoderico, infatti è possibile visitare l’edificio in cui si trovano parti di pavimentazioni musive rinvenute nell’area del palazzo imperiale teodericiano. Questa costruzione è di per sé affascinante, in quanto è un rudere in mezzo a costruzioni nuove e rende Ravenna una piccola Roma, anche se le pietre non sono di epoca romana il fascino è quello dell’Arena di Verona o del Colosseo. Poco più avanti la fastosa facciata barocca di Santa Maria in Porto, al suo interno si conserva la Protettrice di Ravenna: la Madonna Greca. La Madonna è in posa di orante, è un lavoro bizantino, una lastra in marmo rettangolare, è legata ad un miracolo e citata da Dante nella Divina Commedia. A Fianco della chiesa vi è il Museo d’Arte della Città di Ravenna, si trova all'interno degli edifici della Loggetta Lombardesca, il monastero cinquecentesco dell'adiacente Abbazia di San Maria in Porto. Il museo ospita sovente pregevoli mostre d’arte che richiamano frotte di appassionati o di semplici curiosi. Il Museo ha collezioni proprie di notevole interesse con opere pittoriche, scultoree e mosaici, da non perdere la visita almeno per vedere la statua di Guidarello Guidarelli sia per una visione artistica sia per le leggende fiorite attorno al manufatto… una per tutte il Guidarello sarebbe irresistibile pensate che le donne cercano di baciarlo e gli inviano mazzi di rose rosse, oggi non è più possibile baciarlo, è intoccabile.
immagine di Teoderica, Statua acefala del Museo Arcivescovile