Edizione numero 40 per Ravenna Jazz, un traguardo importante che verrà celebrato dal 3 al 12 maggio con ben dieci giorni di musica dal vivo e seminari: un lussuoso restyling del cartellone del festival, che passa così dalla sua tradizionale programmazione concentrata in tre giorni a una formula estesa nel tempo e diversificata nei luoghi.
La ricchezza del nuovo programma coinvolgerà infatti i principali teatri cittadini (l’Alighieri e il Rasi) nonché la Sala Piazza Rinascita e il Cisim di Lido Adriano, che ospiteranno “Ravenna 40° Jazz Club”, ovvero un’alternativa d’ascolto più casual rispetto alle serate in teatro. In più, un notevole numero di locali del centro cittadino accoglierà quotidianamente i concerti pomeridiani ‘Aperitifs’: dieci chitarristi impegnati in altrettanti performance in solo.
Il resto lo diranno i grandi artisti invitati a partecipare a questa importante edizione di Ravenna Jazz, la cui lunga storia, iniziata nel 1974 e proseguita senza interruzioni sino a oggi, lo rende uno dei festival più longevi e celebrati d’Italia: da Chucho Valdés, ai cui Afro-Cuban Messengers sarà affidato il concerto inaugurale (4 maggio) a Pharoah Sanders (il 5), Franco Ambrosetti, Uri Caine e Furio Di Castri (il 6), Mattia Cigalini (il 7), Gianluca Petrella e Alien Dee (l’8), Rosario Giuliani (il 9), Gino Paoli e Danilo Rea (il 10), Paolo Fresu e martux_m in una nuova versione di “Microlezioni di Jazz” (l’11) e Joshua Redman, il cui quartetto sarà protagonista del concerto finale del festival (il 12).
Ravenna Jazz è organizzato da Jazz Network con la collaborazione degli Assessorati alla Cultura del Comune di Ravenna e della Regione Emilia-Romagna, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
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