Ray Allen, il docente del Jump Shot

8 triple mandate a bersaglio in una gara di finale, di cui 7 solamente in un tempo. Ray Allen entra formalmente nella storia di questo gioco per aver sbriciolato il record di triple segnate in una Finals che apparteneva a Kenny Smith e Scottie Pippen, con sette. Realmente però il prodotto di UConn nella storia del gioco c’è già, perchè un tiratore della pulizia e dell’efficiacia di He Got Game non si era mai visto. Il suo jump shot ha tenuto vivi i Celtics in gara 2 quando tutto sembrava andare dalla parte sbagliata. Con la sua varietà offensiva, in uscita dai blocchi, in allontanamento, in transizione, dal palleggio, ha mandato fuori di testa Fisher, Bryant e chiunque ci abbia provato. Dopo una gara 1 disastrosa e frustrante, Ray Allen si è rifatto alla grandissima e ha portato alla vittoria i Celtics con la complicità del cyborg Rondo.
In questo video c’è una perfetta analisi di quello che fa Allen: la cosa che lo differenzia da tutti gli altri tiratori è l’incredibile capacità di creare spazio, di avere quel lasso spaziale e temporale che gli permetta di bruciare il recupero del difensore. Poi c’è la meccanica di tiro, apparentemente senza alcuno sforzo (e qui bisogna rivolgersi solo a Nostro Signore), ma è la separazione che fa tutta la differenza.

Dalle immagini si nota inoltre come un giocatore come Allen tenga impegnata una difesa intera, che se decide di concentrarsi troppo su di lui, inevitabilmente concede tiri aperti ad altri attaccanti. Da segnalare anche la grande componente che espressa dai compagni: i blocchi di Perkins, Davis e Garnett sono di elevatissima qualità (qualche volta irregolari…), e poi c’è la sensazionale capacità di Rondo di pescarlo sempre con un tempismo irreale. Il resto poi lo fa, Ray, con quell’esecuzione che profuma di bucato appena uscito dalla lavatrice. Osservate, prendete appunti, conservate questo video e, se volete, provate a replicare. Se però non ci riuscite, non suicidatevi…. Simply Ray Allen!!