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La chiama Operazione Afro-diluizione.
In inglese Operation Afro-dilution ha un suono più musicale,ma resta egualmente un’idea razzista. Fondamentalmente anche psichiatrica, sintomatica di una visione degli esseri umani come pedine economiche o burattini da far danzare al ritmo delle sue paure.
E’ grazie a Moorbey’z Blog che ho trovato la notizia, in un articolo di Glen Ford di Black Agenda Report, intitolato “Operation Afro-Dilution”: Michigan’s Plan to Flood Detroit with Upscale Immigrants
Questa è la sintesi, con le mie considerazioni.
Rick Snyder è un repubblicano e come altri nel suo partito teme l’invasione degli Stati Uniti da parte degli stranieri. Forse nel profondo dell’animo suo ricorda come gli antenati bianchi trattarono i Nativi? Invasi, assaliti, depredati, sterminati.
Tuttavia gli stranieri possono essere utili se “adoperati” per diluire il “nero” che scoraggia l’arrivo di famiglie di pallida razza caucasica, di solito più facoltose. Sembra bastare un 20% di color scuro per scoraggiare i “bianchi”, figuriamoci l’82 % ! “Diluendo” il colore si potrebbe presentare Detroit come città ” cosmopolita ” o “cocktail d’etnie”. Dal caffè al cappuccino…
Poiché le idee stupide sono più facili a diffondersi di quelle intelligenti, altre città del Midwest troppo intensamente “cioccolato”, come Chicago St. Louis Dayton , seguono le orme di Snyder attirando con speciali benefit immigrati in possesso di determinate caratteristiche di istruzione e disponibilità economiche. Con i problemi di obesità che hanno gli Stati Uniti è già molto che non impongano come requisito la magrezza!
Dopo la Guerra Civile, quando è iniziata un’industrializzazione a tappe forzate; agli immigrati Europei non si chiedeva nemmeno la conoscenza della lingua per fruire d’ogni sorta di facilitazioni, dal posto di lavoro ai trasporti. Come pure l’assegnazione delle terre confiscate ai Nativi appena rispediti al Creatore. Gli ex schiavi neri, nati nel paese, parlanti l’inglese, in possesso di formazione professionale, invece, venivano spinti in basso nella classifica dei benefici di cittadinanza.
Che cosa è cambiato? Niente, afferma Glen Ford, se non la verbalizzazione. Oggi si nega risolutamente di praticare (e preferire) la segregazione, ma se così non fosse come potrebbe Detroit essere abitata, 82 persone su cento, da Afro-Americani? E come potrebbe il 38%, della sua popolazione totale, vivere al di sotto della soglia di povertà?
Questo non impedisce ovviamente ai politicanti come Sidney di esigere dalla gente di colore dei corretti rapporti di solidarietà con gruppi d’immigrati latini, filippini o cinesi. che già posseggono dei privilegi.
In concreto questi politici si pongono come difensori degli immigrati (selezionati) instillando in questi stessi gruppi l’ostilità verso gli Afro-Americani. L’argomentazione di Ford mette i brividi:
“Snyder e le sue coorti stanno essenzialmente assegnando ai nuovi arrivati una missione razziale: portare i loro presunti attributi culturali ” superiori” per elevare (e, in definitiva sostituire) un ambiente ” inferiore ” : quello dei Neri”.
Per inciso: tutto questo in una nazione che ha votato un presidente Afro-Americano e democratico, che fece innamorare la Sinistra di mezzo mondo! Dal New York Times “Un Funzionario della Casa Bianca ha rilasciato una dichiarazione: il presidente Obama si è impegnato a onorare l’eredità di innovazione e competitività della nostra nazione e attirare gli studenti e gli imprenditori migliori e più brillati al mondo per avviare le prossime grandi imprese qui in Stati Uniti. “
Ora che l’Occidente, gli Europei, non vedono più gli Stati Uniti come la terra promessa i mitologi americani devono adattare la narrazione tradizionale, aggiornare la vecchia storia di Ellis Island per adattarla all’afflusso di correnti da Est e da Sud.
” Non è così che abbiamo fatto grande il nostro Paese , per mezzo degli immigrati?” ” recita Snyder .
No , non è così , replica Ford: gli Stati Uniti sono diventati ricchi grazie agli schiavi neri , il cui valore ante-Guerra Civile superava tutte le altre “attività” nazionali tranne la terra in sé, che era lo sappiamo, un furto ai danni degli “Indiani” d’America. E conclude:
If, by dint of sheer human will, or just the fact of not having anywhere to else go, Black folks can maintain a super-majority in Detroit, that will be a great victory. When someone is trying to kill you, to live is to triumph.
Se in forza dell’umana volontà, o per il semplice fatto di non avere nessun altro posto dove andare , la popolazione Nera riuscirà a restare ultra-maggioranza a Detroit sarà una grande vittoria . Quando qualcuno sta cercando di ucciderti, vivere è trionfare.