“Gentilissimo cittadino ci dispiace tanto, ha perfettamente ragione, ma gli alloggi non ci sono”. È questa la risposta che tantissimi cittadini deboli e bisognosi del comune di Reggio Calabria ottengono. Gli alloggi popolari servono a garantire il diritto fondamentale della casa ai cittadini più deboli, ma perché non ci sono questi alloggi? Una legge regionale dispone che gli enti gestori, cioè il Comune, devono periodicamente controllare negli alloggi delle persone bisognose per verificare se questi alloggi sono effettivamente occupati e se sussista la permanenza dei requisiti degli assegnatari e quindi il loro stato di bisogno. Per voler ripristinare la legalità Con l’avvocato Francesco Nucara dell’Ancadic, l’Avvocato Nicola Santostefano per ReggioNonTace, e lo stesso Presidente dell’Opera Nomadi Giacomo Marino si è pensato di utilizzare uno strumento interessante che è la class action per imporre al comune entro 90 giorni l’espletamento di questi controlli. Si intende, dunque, dar vita a questa azione collettiva sottolineando come le amministrazioni in passato non hanno effettuato le verifiche così come andavano fatte, incitando quindi i Commissari del Comune di Reggio Calabria ad intervenire in modo puntuale e preciso una volta per tutte e scoprire quali siano questi alloggi disponibili e affidarli finalmente alle persone realmente bisognose.
Alcune famiglie vivono in garage, altre in auto eppure sono tanti gli alloggi non abitati dagli assegnatari che nel frattempo avrebbero perso le caratteristiche per averli.
La città dispone di un grande patrimonio di edilizia residenziale pubblica, che conta circa 9000 alloggi. In totale sono più di 5000 quelli dell’Aterp e poco meno di 4000 quelli del Comune. Tra gli alloggi del Comune di Reggio Calabria sono circa 1000 quelli fuori dalle graduatorie ordinarie.
Ad oggi i le associazioni ANCADIC, Reggio non Tace, Opera Nomadi e ALBA, insieme ad un gruppo di cittadini, hanno deciso di avviare questa procedura di Class Action verso il Comune di Reggio Calabria, diffidando i Commissari a realizzare le verifiche sull’intero patrimonio di alloggi popolari e a disporre che questo venga fatto con cadenza periodica. Dichiarano così i rappresentanti delle associazioni: “Vogliamo sapere come e con quali criteri saranno effettuati i controlli. La commissione attuale persiste nell’illegalità. Noi vogliamo rivendicare il diritto di questa città a risorgere. Quella che abbiamo di fronte è una vera e propria emergenza sociale, non c’è nulla da dire, ma solo da agire e produrre atti concreti”.
Data la finalità dell’iniziativa, si auspica che questa possa incontrare la piena e fattiva collaborazione dei Commissari, visto che la loro gestione straordinaria ha l’obiettivo di sviluppare nell’ente comunale le condizioni di legalità oltre che il rapporto di fiducia con i cittadini.