Rcs & the City

Venerdì 24 febbraio è arrivato al capolinea il quotidiano City, free press di casa Rcs che cessa le pubblicazioni dopo oltre dieci anni di costante presenza in edicola. Il primo numero, infatti, è datato 3 settembre 2001, poco più di una settimana prima dell’attacco dell’11 settembre alle Torri gemelle in America.

Per l’ultimo numero, al posto della consueta rassegna di notizie, la redazione di City ha deciso in qualche modo di autocelebrarsi assemblando il giornale con le copertine più belle e significative dell’ultimo decennio: dall’esordio in edicola al 9/11, dalla morte di papa Giovanni Paolo II alla vittoria italiana ai Mondiali di calcio del 2006 in Germania.

Oggi City chiude – scrive il direttore Bruno Angelico - Quello che avete tra le mani è l’ultimo numero del nostro/vostro quotidiano. Ragioni di mercato, dicono. City chiude a causa della crisi economica e della pubblicità che investe sempre meno nella carta stampata. Per un quotidiano gratuito questo equivale a una condanna a morte. Scende la saracinesca su oltre dieci anni di pubblicazione, migliaia di copie e centinaia di migliaia di notizie che hanno fatto parte della nostra e vostra vita.

Una piccola parte dell’esistenza delle persone che hanno scelto questo foglio come loro fonte informativa, una grande parte della vita di chi invece in questi anni ne ha contribuito alla realizzazione. A tutti va il mio grazie. In particolare a quei quasi due milioni di persone che ogni mattina sfogliavano City recandosi al lavoro o a scuola e che avevano scelto quel foglio colorato per avvicinarsi ai fatti del mondo. Ma grazie anche a quei giovani, giovanissimi giornalisti, grafici, tecnici, segretarie, distributori, strilloni, che con entusiasmo, capacità, apertura mentale e dedizione hanno costruito questo giornale. City è soprattutto loro.