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R.D.del Congo /Contraddizioni tutte africane e ricerca della verità vera

Creato il 03 ottobre 2014 da Marianna06

 

  

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Più di 100 persone, tra cui ex combattenti smobilitati e le loro famiglie, sono morte di stenti nel campo di Kotakoli, nella provincia dell’Equateur (nord-ovest), dove erano state accantonate un anno fa.

La denuncia arriva dall’organizzazione di difesa dei diritti umani Human Rights Watch (Hrw), che accusa le autorità di Kinshasa di “negligenza criminale” per “mancato rifornimento in cibo e medicinali” degli occupanti del campo.

L’inchiesta svolta sul terreno da Hwr ha documentato che gli ex combattenti e i loro famigliari hanno ricevuto cibo e altre provviste inviate dal governo “soltanto i primi tre mesi” successivi al loro arrivo nel campo di Kotakoli, in provenienza dalla provincia del Nord Kivu (est).

Nei successivi nove mesi le autorità hanno invece consegnato “quantità minimali di cibo e medicinali”.

Il campo in questione si trova in una zona molto remota e le poche persone che vi lavorano hanno a disposizione mezzi molto limitati.

In base alle testimonianze raccolte dall’organizzazione, gli ex ribelli hanno venduto i propri beni e hanno svolto piccole attività per gli abitanti per riuscire a comprare pochi beni alimentari.

“I combattenti smobilitati sono dovuti rimanere a Kotakoli a causa di ritardi e esitazioni da parte dei donatori internazionali nel finanziare il programma di disarmo, smobilitazione e reinserimento (Ddr)” ha dichiarato il ministro della Difesa congolese Alexandre Luba Ntambo, sottolineando che “non abbiamo scelto volontariamente di far morire di fame queste persone o di vederle morire, ma abbiamo avuto difficoltà concrete nella consegna di beni di prima necessità”.

Il portavoce del governo Lambert Mende ha invece formalmente smentito che “uno solo tra questi individui sia morto di fame”, bollando le accuse di Hrw di “false informazioni”, di “menzogna tesa soltanto a screditarci”.

 

                 a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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