Magazine Cinema

Re della terra selvaggia

Creato il 14 febbraio 2013 da Kelvin
(Beasts of the Southern Wild)
di Behn Zetlin (USA, 2012)
con Quvenzhanè Wallis, Dwight Henry, Levy Easterly, Lowell Landes
VOTO: ****/5
RE DELLA TERRA SELVAGGIAHushpuppy per mangiare deve spezzare i granchi a mani nude. Ha nove anni e un padre malato, alcolizzato, violento, capace di respingerla e scacciarla come un cane, ma anche di insegnarle a stare al mondo. Un mondo fatto di  miseria e depressione, in uno dei luoghi più ostili e inospitali che esistano: siamo in Louisiana, nelle paludi del sud, dove uragani e maremoti si abbattono in continuazione nella 'grande vasca', ovvero l'area più esposta alle alluvioni, che sradicano come fuscelli le precarie casupole di lamiera. Re della Terra Selvaggia è stato definito dai più come una fiaba moderna: in realtà è un film durissimo e feroce, girato con taglio documentaristico, che trasporta lo spettatore neutrale ed economicamente privilegiato in un contesto da Inferno dantesco, ben reso dalla traballante camera a mano e dalla fotografia sporca e 'caldissima'...
Hushpuppy è l'unica protagonista di un racconto fantastico e iperrealista allo stesso tempo. E' lei l'anima e il 'centro di gravità' del film: uno scricciolo insignificante ma pronto a lottare come un leone per la sopravvivenza, mostrando i muscoli come le ha insegnato papà: lei non perde mai la calma, nè cade nel panico, nemmeno quando manda involontariamente a fuoco la misera roulotte dove vive, piena di ricordi della madre fuggita chissà dove... La ragazzina vorrebbe raggiungerla, cercarla, ma prima c'è da accudire un padre morente che, a modo suo, la sta preparando al 'dopo', inculcandone nella mente il desiderio di non fuggire da quella terra selvaggia, dove sarà destinata a diventare Regina.
RE DELLA TERRA SELVAGGIALa piccola protagonista, Quvenzhanè Wallis, è la più giovane candidata all'Oscar della storia. In realtà, diciamolo chiaramente, non è che la sua parte ci faccia gridare al miracolo (anche perchè parla sempre in voce off) ma è chiaro che  lei è il simbolo di un'America che nessuno ha il coraggio di mostrare: un'eroina dei bassifondi, povera, piccola e scura di carnagione, quasi una Vergine Maria di una storia cruda e terribilmente laica, dove però il misticismo affiora comunque in un contesto socialmente e culturalmente depresso, fatto di rituali antichi e azioni dettate dall'ignoranza e dalla paura del 'diverso' (vedi l'allucinante fuga dall'ospedale).
RE DELLA TERRA SELVAGGIARe della Terra Selvaggia è un film che noi occidentali faticheremo molto a capire, non c'è dubbio. Troppo distante dal nostro modo di vivere e di pensare. Però è una pellicola importante, anche se faticosa, perchè in questi 95 minuti si toccano temi importanti e universali quali il rispetto per l'ambiente, la dignità di ogni essere umano, la critica dura a un'economia che, esattamente come le alluvioni, spazza via gli strati più bassi della scala sociale. A meno che qualcuno, anche la persona apparentemente più debole e indifesa, non abbia il coraggio di andare incontro un gregge di bisonti inferociti...    

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :